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IL DIALOGO CON GLI STAKEHOLDER

La capacità di sapersi confrontare con i propri Stakeholder, così da condividere le decisioni nella massima trasparenza e fiducia, è un obiettivo primario per Romagna Acque. Il costante coinvolgimento di tali interlocutori porta a sviluppare una politica di dialogo adeguata alle singole esigenze e, pertanto, una maggiore condivisione degli obiettivi perseguiti dalla Società e della rendicontazione dei risultati raggiunti.

In questa direzione, Romagna Acque ritiene importante creare una rete tra i diversi attori coinvolti nella sua attività allo scopo di creare valore verso l’esterno, per il territorio, e verso l’interno, per se stessa.Impresa e comunità, infatti, sono in stretta interconnessione. Da una parte, le imprese, per poter operare in modo proficuo, hanno necessità di un territorio munito di infrastrutture, servizi, domanda e know how; dall’altra, il territorio, per potersi sviluppare, ha necessità di imprese in grado di offrire lavoro, generare un mercato di acquisti e vendite, proteggere l’ambiente e utilizzare le risorse in modo efficiente.

Questa visione consente di creare nuove relazioni e scambi sinergici, per ottimizzare le risorse e massimizzare i risultati.

GLI STAKEHOLDER INTERNI

Il rapporto interno fra dirigenti e dipendenti è sempre stato centrale all’interno dell’azienda.
La dirigenza ritiene fondamentale l’apporto dei dipendenti anche a livello di contributo di idee e la consuetudine operativa in azienda permette un interscambio costante fra dirigenti e dipendenti sulle diverse tematiche da affrontare nell’ambito dell’attività aziendale, non solo attraverso le frequenti riunioni organizzate all’interno delle varie aree per affrontare specifiche tematiche contingenti, ma anche tramite rapporti individuali fra i singoli dipendenti e i diversi dirigenti.

Romagna Acque riserva massima attenzione e trasparenza ai propri Soci.
Già descritti nella Corporate Governance e puntualmente elencati in apertura al presente documento, i Soci di Romagna Acque costituiscono un’importante categoria di Stakeholder. In quest’ottica e in risposta alla richiesta di un maggiore coinvolgimento avanzata dai Soci, anche in occasione di attività di dialogo intraprese negli anni passati, la Società ha mantenuto attivi gli aggiornamenti del sito web istituzionale e della newsletter, inviata a cadenza mediamente mensile a un indirizzario mirato ma sempre più vasto. Nell’ambito del coinvolgimento dei Soci, gli impegni assunti dalla Società in termini di incontri assembleari rispettano le cadenze previste dallo Statuto.

PER MANTENERE UN RAPPORTO COSTANTE, IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA ADOTTATO UN APPROCCIO DI COINVOLGIMENTO DIRETTO DEI SOCI.

Vengono organizzati in questo senso momenti di incontro sollecitati dai Soci stessi o promossi direttamente dalla Società, finalizzati alla condivisione delle attività gestionali e alla presentazione dei progetti di sviluppo.
In quest’ottica e per garantire il massimo coinvolgimento, fin dal 2015 la Società ha avviato una serie di incontri territoriali prendendo come riferimento le varie Unioni dei Comuni presenti all’interno dei territori. Durante questi incontri, il Presidente e l’Amministratore Delegato della Società hanno presentato ai Sindaci presenti, rappresentanti dei vari Comuni Soci, le principali novità legate all’attività aziendale, facendo focus di volta in volta sulle iniziative e sui lavori specificamente legati ai territori visitati.

Romagna Acque accoglie ogni anno diversi tirocinanti, di differente ordine e grado.
Coinvolge tirocinanti delle scuole medie superiori con o senza borsa di studio (per tirocini estivi), studenti universitari con o senza borsa di studio, tirocinanti post-diploma, studenti in tirocinio formativo in attuazione del Piano Regionale Garanzia Giovani o in tirocinio transnazionale.
È un’attività che la Società svolge già da alcuni anni, in anticipo sulla normativa nazionale, che ha poi introdotto la disciplina dell’alternanza scuola-lavoro per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.
Complessivamente, nel 2019 sono stati ospitati 18 studenti che hanno effettuato in totale 3.599 ore di tirocinio.

GLI STAKEHOLDER ESTERNI

IN ROMAGNA IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO VEDE LA PARTECIPAZIONE E COLLABORAZIONE DI DIVERSI ATTORI.

A Romagna Acque spetta il ruolo di produttore della risorsa idrica per usi civili, ad Hera S.p.A. quello di gestore per l’utente finale, ad altri soggetti istituzionali sono riservati i compiti di regolamentazione, pianificazione e controllo dell’intero servizio nel territorio di riferimento: Regione Emilia-Romagna, Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e i Rifiuti (ATERSIR) e Autorità di Regolazione per l’Energia Elettrica, Reti e Ambiente (ARERA).

La Regione Emilia-Romagna, con la Legge Regionale n. 23/2011, ha disposto la costituzione dell’Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e i Rifiuti (ATERSIR) che oggi svolge le funzioni di Ente di Governo d’Ambito (EGA), precedentemente attribuite alle soppresse Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (AATO).

ATERSIR è un organismo pubblico dotato di autonomia amministrativa, contabile e tecnica a cui partecipano tutti i Comuni e le Province della Regione.
Esercita le proprie funzioni in maniera associata sull’intero ambito territoriale, valorizzando però le differenziazioni territoriali. Anche successivamente al trasferimento all’Autorità nazionale di funzioni di regolazione e controllo dei servizi idrici e ambientali, ATERSIR ha mantenuto alcune importanti compiti: redige il Piano d’Ambito, valuta e approva il Piano degli Interventi e il Piano Economico Finanziario per ciascun periodo regolatorio (atti redatti e proposti dal gestore sulla base delle esigenze e delle caratteristiche di ciascun ambito territoriale) e, sulla base delle regole tariffarie disposte dall’Autorità, stabilisce le
tariffe dell’acqua che saranno sottoposte a verifica e validazione da parte della stessa Autorità.

Con la L. 214/2011, le funzioni di regolazione e controllo del Servizio Idrico Integrato sono state attribuite all’Autorità nazionale che già si occupava di energia elettrica e del gas, e che con effetto dal 2018, si occupa anche del settore dei rifiuti, oggi ARERA. È un’autorità formalmente indipendente che ha la funzione di favorire lo sviluppo di mercati concorrenziali nelle filiere elettriche, del gas naturale, del servizio idrico e dei rifiuti, principalmente tramite la regolazione delle tariffe, dell’accesso alle reti, del funzionamento dei mercati e la tutela degli utenti finali. L’Autorità ha il compito di assicurare la stabilità del contesto regolatorio, promuovere gli investimenti per migliorare la qualità tecnica dei servizi, definire tariffe eque, certe e trasparenti, assicurare la fruibilità e la diffusione dei servizi pubblici in modo omogeneo sull’intero territorio nazionale.
Ogni atto predisposto da ATERSIR deve essere conforme alle regolamentazioni disposte da ARERA che, come detto, fissa fra l’altro specifici obiettivi di qualità del servizio e i metodi tariffari.

L’attività di Romagna Acque è interamente ricompresa nel suddetto quadro normativo-regolatorio: anche la vendita d’acqua all’ingrosso è un servizio di pubblica utilità e le disposizioni in materia di servizio idrico integrato si applicano a tutti i soggetti che svolgono l’attività di grossista. Le attività di controllo sui gestori sono in capo a diversi soggetti in base alle rispettive competenze stabilite dal quadro normativo-regolamentare:
ARERA, ATERSIR, Arpa, Aziende USL, Regione.

INTERVENENDO COME FORNITORE ALL’INGROSSO DELLA RISORSA IDRICA AL GESTORE DEL SII, ROMAGNA ACQUE REALIZZA IL 96% DEL FATTURATO PER LA VENDITA D’ACQUA CON IL GRUPPO HERA.

Anche per quanto concerne il ruolo di Romagna Acque-società patrimoniale, l’intero importo dei canoni di spettanza per i beni concessi in uso oneroso al gestore del SII è fatturato ad Hera.
La somma di tali fatturati verso il Gruppo Hera rappresenta circa il 93% del totale del Valore della Produzione in ciascuna annualità del triennio 2017-2019 Ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. b) del D. Lgs. 50/2016, e dell’art. 16, comma 3 del D. Lgs. 175/2016, almeno l’80% del fatturato deve derivare dallo svolgimento di compiti affidati alla Società dagli Enti Soci locali o comunque dallo svolgimento di attività, sempre in forza di affidamenti ottenuti dagli Enti Soci locali, con le collettività, cittadini ed utenti.

NEL 2019 IL 93% DELL’ATTIVITÀ SVOLTA DALLA SOCIETÀ È RELATIVO AD ATTIVITÀ REGOLAMENTATE DA ATERSIR.

Le restanti attività che concorrono a determinare il Valore della Produzione sono relative principalmente a servizi di telefonia-telecomunicazioni e vendita di energia elettrica; trattasi di attività che attraverso la valorizzazione del patrimonio infrastrutturale della Società consentono di determinare economie di scala o altri recuperi di efficienza sul complesso dell’attività principale.
L’obiettivo fondamentale della Società è soddisfare le esigenze poste dal cliente, esplicite e implicite, per garantire la buona gestione dell’intero processo e la soddisfazione dell’utente finale.

LA CATENA DI FORNITURA DI ROMAGNA ACQUE NON RIGUARDA LA RISORSA IDRICA MA ALTRI BENI UTILIZZATI.

Per la Società, infatti, la fornitura idrica è assicurata dal prelievo di risorsa da fonti superficiali, falde sotterranee e in misura minore da sorgenti, in virtù delle concessioni di prelievo e di derivazione in essere.
La catena di fornitura interessa, invece, ad esempio, materie prime del processo produttivo, quali i reagenti chimici impiegati negli impianti di potabilizzazione, e altri beni e servizi accessori necessari per il funzionamento della Società.
Vengono inoltre affidati appalti di lavori per lo sviluppo dei nuovi investimenti o per interventi manutentivi; tutte queste attività sono gestite nel rispetto della normativa di riferimento.

ROMAGNA ACQUE RITIENE FONDAMENTALE ADOTTARE UNA POLITICA DEGLI ACQUISTI EFFICACE PER SELEZIONARE FORNITORI IN GRADO DI GARANTIRE LAVORI, SERVIZI E FORNITURE DI ELEVATA QUALITÀ ALLE MIGLIORI CONDIZIONI DI MERCATO.

In quest’ottica di efficienza, dove possibile si applicano politiche di accorpamento di più contratti e di aumento delle durate degli stessi, per diminuire il numero di gare svolte nel corso dell’anno e i conseguenti adempimenti e costi burocratici, sia per la Società, sia per i fornitori.
L’allungamento delle durate contrattuali permette inoltre di migliorare il rapporto con il fornitore, che acquisisce nel corso dell’esecuzione del contratto una maggiore conoscenza di regole, prescrizioni e consuetudini applicate dalla Società; in questo modo si instaura tra le controparti un rapporto di equità finalizzato a conseguire benefici reciproci in una logica di equilibrio e di correttezza. In quest’ottica, la Società effettua un costante controllo sul rispetto delle condizioni contrattuali in termini di qualità della prestazione, rispetto dei tempi di consegna dei beni e/o servizi forniti e verifica dei costi preventivati in sede di ordine e si impegna al rispetto assoluto delle tempistiche di pagamento previste.
Il controllo delle attività di acquisto è anche essenziale per la prevenzione dei fenomeni corruttivi e si relaziona quindi strettamente con le azioni e i protocolli previsti all’interno del Piano Anticorruzione e del MOG 231. Per tale motivo, fin dal 2012, è stato effettuato uno specifico intervento organizzativo per la costituzione del Servizio Affidamenti, che si occupa dell’acquisizione di lavori, servizi e forniture di importo superiore a 40.000 euro.
Questa attività si svolge in un contesto di grande difficoltà dovuto ai continui mutamenti normativi e alla scarsa qualità e contraddittorietà delle norme, che generano difficoltà di interpretazione e orientamenti giurisprudenziali altalenanti, rendendo spesso difficile e incerta l’applicazione delle leggi vigenti.
Questo contesto comporta una grande propensione alla conflittualità da parte degli operatori economici. Tale realtà viene riscontrata direttamente anche dal Servizio Affidamenti della Società, che rileva un utilizzo dello strumento dell’accesso agli atti da parte dei concorrenti su un numero elevatissimo di gare; tuttavia non è stato attivato nessun contenzioso nel corso del 2019.
Tutto ciò, inoltre, aumenta significativamente il carico di lavoro sul Servizio Affidamenti, in quanto le fasi di studio preventive all’indizione delle principali gare sono lunghe e complesse e le risposte all’accesso agli atti impegnano la struttura. La qualità del lavoro preparatorio svolto si traduce tuttavia in una maggiore efficacia delle procedure di gara  e in una bassissima incidenza della conflittualità.

Nel 2019 il Servizio Affidamenti ha bandito gare per l’acquisizione di forniture, lavori e servizi per un valore complessivo di circa 19,172 milioni di euro.
Ogni affidamento effettuato è completamente trasparente verso l’esterno grazie alla sezione “Amministrazione Trasparente” del sito web della Società.
In particolare, nel 2019 sono state bandite gare di estremo rilievo funzionale quali la progettazione preliminare della terza direttrice (circa 560.000 euro) e la fornitura di energia elettrica (per un importo di circa 7 milioni di euro).

I FINANZIATORI SVOLGONO UN RUOLO DEL TUTTO MARGINALE DATA LA STRUTTURA PATRIMONIALE E FINANZIARIA DELLA SOCIETÀ.

La Società è caratterizzata infatti da un saldo della posizione finanziaria positivo e livelli di indebitamento molto bassi, sia in valore assoluto che in relazione al totale delle fonti di finanziamento.
Per ulteriori approfondimenti in materia si rimanda alla “Dimensione Economica”.