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LA TARIFFA DELL’ACQUA ALL’INGROSSO

Dal 2012 l’Autorità nazionale (oggi ARERA) ha introdotto nel settore dei servizi idrici un assetto in grado di assicurare la stabilità del contesto regolatorio. In merito al campo soggettivo di applicazione ha stabilito che la vendita d’acqua all’ingrosso rientra nei servizi di pubblica utilità ed è assoggettata alle disposizioni dell’Autorità in materia di SII.
Con delibera n. 664/2015, ARERA ha approvato il Metodo Tariffario Idrico per il 2° periodo di regolazione, c.d. ”MTI2”, nel quale ha regolato gli schemi regolatori definitivi per il periodo 2016-2019 e le procedure di determinazione e approvazione delle tariffe per gli anni 2016 e 2017; successivamente, con deliberazione n. 918/2018, ARERA ha definito le procedure di determinazione e approvazione delle tariffe per gli anni 2018 e 2019.
ATERSIR, con delibera n. 42/2016, ha approvato i moltiplicatori tariffari per le annualità 2016-2017 e il PEF al 2023 per il fornitore all’ingrosso (atti successivamente validati senza osservazioni di rilievo da parte di ARERA); successivamente, con delibera n. 52/2018, ha approvato i moltiplicatori tariffari per le annualità 2018-2019 e, su proposta della Società, ha approvato l’aggiornamento del Piano degli Interventi (PdI). Per quanto concerne la tariffa all’ingrosso, la deliberazione ATERSIR n. 52/2018 può così sintetizzarsi:
la tariffa media nel 2018 ha subito un decremento rispetto al 2017 del -4 ,5% e nel 2019 un aumento rispetto al 2018 del +2,6%;
• è stato confermato il percorso della “convergenza tariffaria” avviato nell’annualità 2017, ovvero l’omogeneizzazione della tariffa di fornitura all’ingrosso nei tre ambiti della Romagna in 13 anni (nel 2029 tariffa uguale nei tre territori provinciali);
la determinazione delle tariffe 2018-2019 recepisce le rinunce tariffarie proposte da ATERSIR ed accettate da Romagna Acque, che incidono con effetti diretti sul Conto Economico del 2019 per 3,8 mln/euro oltre a 2,1 mln/euro con effetto finanziario, per un totale di rinunce di 5,9 mln/euro; in attuazione degli indirizzi espressi dai Soci, tale misura è volta al massimo contenimento tariffario compatibilmente con la sostenibilità economico-finanziaria della Società. L’effetto delle rinunce si traduce da un lato in minori ricavi e minori incassi per la Società e dall’altro in tariffe inferiori applicate all’utente finale da parte di HERA.

LE RINUNCE TARIFFARIE DI ROMAGNA ACQUE GENERANO QUINDI UN EFFETTO DIRETTO E IMMEDIATO SULLA TARIFFA DELL’UTENTE FINALE.