LA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

Per Romagna Acque la produzione di energia da fonti rinnovabili è realizzata attraverso:

centrali idroelettriche che sfruttano i salti altimetrici dell’acqua;
impianti fotovoltaici situati in alcuni dei principali siti di Romagna Acque.

L’energia elettrica prodotta viene utilizzata in parte per alimentare gli impianti della Società, riducendo quindi i prelievi dalla rete elettrica, mentre la quota di energia non autoconsumata viene ceduta alla rete elettrica nazionale attraverso convenzioni con il GSE o a libero mercato.

Al 2022, Romagna Acque gestisce i seguenti impianti:

9 impianti fotovoltaici: 8 impianti attivi (regolati con 13 convenzioni con il GSE), oltre all’impianto della Standiana (con un contratto di vendita diretta dell’EE);
7 centrali idroelettriche:6 microturbine idroelettriche (equivalenti a 6 convenzioni GSE), oltre alla centrale idroelettrica di Monte Casale (con un contratto di vendita diretta dell’EE).

IL 2022 È STATO UN ANNO POSITIVO PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTE RINNOVABILE, CON UN RISULTATO RECORD PARI A 10.791.076 KWH.

Questo nonostante una riduzione pari al -6% rispetto all’anno precedente, dovuta principalmente alla minor produzione di energia degli impianti idroelettrici in presenza di un conclamato livello di siccità elevato.

Continua invece l’incremento pari al +16% della produzione di energia prodotta dagli impianti fotovoltaici, spinto in particolare dalla messa a regime di quelli di nuova realizzazione previsti dal piano energetico (in particolare quelli di Bellaria e Forlimpopoli).

Per quanto riguarda la produzione idroelettrica, l’impianto principale della Società è rappresentato dalla centrale idroelettrica di Monte Casale.

DAL GIUGNO DEL 2000, QUESTA CENTRALE SFRUTTA IL SALTO ALTIMETRICO TRA L’IMPIANTO DI POTABILIZZAZIONE DI CAPACCIO E LE VASCHE DI RACCOLTA SITUATE A MONTE CASALE (BERTINORO), GENERANDO UNA POTENZA DI 1MW.

Nel corso del 2022 non sono stati realizzati nuovi impianti per la produzione di energia rinnovabile idroelettrica, ma si possono considerare entrate a regime tutte le centrali idroelettriche previste nel piano energetico precedente.

NEL 2022 LE CENTRALI IDROELETTRICHE HANNO PRODOTTO COMPLESSIVAMENTE UN QUANTITATIVO DI ENERGIA PARI A 8.297.343 KWH.

La riduzione, pari al -11,1% rispetto al 2021, è dovuta principalmente a un quantitativo di acqua turbinata proveniente dalla diga di Ridracoli inferiore al precedente anno, in particolare per la centrale di Monte Casale, a causa dell’anno idrologicamente sfavorevole.

Tutte le centrali beneficiano degli incentivi GSE, tranne quella di Monte Casale, dotata dal 2019 della qualifica IGO dell’impianto, che nel 2022 ha permesso di ottenere 6.354 certificati GO (Garanzia d’Origine) rilasciati dal GSE relativamente all’energia elettrica immessa in rete dagli impianti in esercizio alimentati da fonte rinnovabile.

Come previsto dal piano energetico, nel 2022 è stato realizzato il rifacimento della centrale di Monte Casale e per il prossimo triennio è in previsione l’identificazione di un ulteriore lotto di impianti idroelettrici al fine di incrementare ulteriormente la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e ridurre di conseguenza il coefficiente di dipendenza energetica.

Infine, è doveroso segnalare l’esistenza di un’altra centrale idroelettrica, in concessione ad Enel Green Power S.p.A., che sfrutta il salto altimetrico tra l’invaso di Ridracoli e le vasche di raccolta a Isola.

Questa centrale è stata costruita sulla base di una convenzione stipulata con l’allora Consorzio Acque che prevede l’utilizzo da parte di Enel del primo salto altimetrico dell’acqua (250 m) per 50 anni, ovvero fino al 2029.

LA CENTRALE IN CONCESSIONE A ENEL GREEN POWER S.P.A. HA UNA POTENZA DI CIRCA 7 MW E NEL 2022 HA PRODOTTO 23.085.000 KWH.

Il piano energetico ha in previsione per i prossimi anni il rifacimento della Centrale di Monte Casale e l’identificazione e pianificazione di un ulteriore lotto di impianti idroelettrici al fine di incrementare ulteriormente la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e ridurre di conseguenza il coefficiente di dipendenza energetica.

Oltre alle centrali idroelettriche, la Società produce energia anche attraverso 9 impianti fotovoltaici realizzati a partire dal 2013.

Nel corso del 2022 sono entrati a regime due nuovi impianti fotovoltaici, uno presso il magazzino di Forlimpopoli da circa 230 kWp, la cui prima sezione era entrata in funzione a settembre 2021 e la seconda a novembre 2021, e uno presso la centrale di Bellaria Bordonchio da circa 100 kWp, realizzato in concomitanza con il revamping dell’impianto ed entrato in funzione nel mese di marzo 2021. Alla luce di quanto sopra indicato, si conferma che tutti gli interventi previsti per il piano rinnovabili sono stati realizzati in linea con il cronoprogramma previsto nel piano energetico 2019-2021.

GRAZIE A QUESTI INTERVENTI, NEL 2022 GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI HANNO PRODOTTO UN’ENERGIA PARI A 2.493.733 KWH, CON UN AUMENTO DEL +16% RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE.

I fotovoltaici sono volti principalmente all’autoconsumo (circa l’80% della produzione elettrica totale viene assorbita dagli impianti della Società) e nel 2022 risulta incrementata tale quota (+7,79%), permettendo di ridurre quindi la richiesta di energia elettrica da rete.

Il piano energetico 2022-24 ha inoltre in previsione la realizzazione nel prossimo triennio di ulteriori 4 nuovi impianti, che permetteranno un incremento della produzione di energia e i cui dettagli sono riportati nei seguenti paragrafi.

La Società sta inoltre valutando la normativa relativa all’autoconsumo diffuso, tra cui anche le comunità energetiche, al fine di capire se possano rappresentare un’opportunità per Romagna Acque e i suoi Stakeholder.

Con la Delibera ARERA n. 727/2022/R/EEL del 27/12/2022 è stato approvato infatti il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso (TIAD), che trova applicazione a decorrere dall’1/03/2023, e Romagna Acque sta analizzando tutte le possibili configurazioni previste dalla suddetta normativa che trovano una potenziale applicazione.

Sempre nell’ambito delle fonti rinnovabili si è concluso il progetto innovativo relativo alla riqualificazione degli impianti termici e di climatizzazione degli ambienti nel centro operativo (Capaccio); questo intervento ha previsto l’installazione nel 2022 di pompe di calore che utilizzano l’acqua proveniente dalla diga di Ridracoli come vettore per produrre energia termica, migliorando in maniera significativa i rendimenti complessivi e riducendo i consumi energetici e l’utilizzo di combustibili fossili associati alla climatizzazione e al riscaldamento degli ambienti.

Prosegue inoltre la valutazione da parte della Società sul tema idrogeno, in merito al quale si segnala che l’Energy Manager è stato inserito in diverse commissioni (Utilitalia, Elettricità Futura e Confindustria) con lo scopo di valutare se l’evoluzione della tecnologia può portare delle opportunità per la Società.

Si segnala infine che, grazie alla collaborazione con il Tecnopolo di Rimini (CIRI), che ha permesso di completare la valutazione del ciclo di vita (tramite l’applicazione della metodologia LCA) del servizio idrico di Romagna Acque con lo scopo di valutarne le prestazioni ambientali ed energetiche, è stato possibile implementare per il prossimo triennio un piano che prevede nuove certificazioni aziendali, tra cui anche l’ottenimento della ISO 14064 relativa alla Carbon Foot Print della Società: un passo importante per misurare e rendicontare il contributo di Romagna Acque nel processo di decarbonizzazione e transizione energetica.