La rete distributiva

La rete adduttrice dell'Acquedotto di Romagna si sviluppa per una lunghezza complessiva di circa 320 km, all'interno del territorio romagnolo. A questa si aggiungono circa 180 Km di condotte a servizio delle fonti locali. In particolare l'acqua proveniente dall'impianto di potabilizzazione di Capaccio viene trasferita fino alle vasche di carico di Monte Casale di Bertinoro (190 m sopra il livello del mare), attraverso una condotta principale lungo la quale sono state realizzate tre spillature per la consegna della risorsa idrica ai Comuni di Santa Sofia, Cusercoli e Meldola. Dalla cerniera idraulica di Monte Casale si sviluppano i due rami principali dell'acquedotto, le cui condotte formano due ampi anelli, uno in direzione nord-ovest ed uno in direzione sud-est. L'anello nord-ovest è formato dai seguenti rami:
  • Monte Casale-Alfonsine da cui partono le derivazioni per i Comuni di Forlì, Predappio, Castrocaro, Faenza, Lugo e Cotignola, Fusignano, Russi, Bagnacavallo, Cotignola ed Alfonsine.
  • Monte Casale-Forlimpopoli-Bertinoro-San Mauro in Valle da cui dipartono, oltre alle derivazioni per i Comuni di Forlimpopoli e Bertinoro, la condotta che risale la vallata del Savio con le spillature di San Carlo e Bivio Montegelli ed il serbatoio con impianto di sollevamento a servizio di Mercato Saraceno.
  • San Mauro in Valle-Cesena è il proseguimento della direttrice proveniente da Monte Casale, da cui si distacca la derivazione al serbatoio di Cesena posto sull’altura dei Cappuccini, per poi proseguire fino alla periferia est della città, poi si divide da una parte a formare l’anello sud-ovest fino a Santarcangelo e dall’altra verso Cesenatico alimentando Villalta e Cesenatico.
  • Cesenatico-Ravenna con le derivazioni per Cervia, Pinarella, Lido di Savio, Ravenna.
  • Monte Casale-Forlimpopoli-Montaspro, si tratta di un ramo di condotta indipendente dai due anelli principali realizzata per trasferire l’acqua dei pozzi di Forlì e raccolta presso l’impianto di Montaspro alle vasche di Monte Casale, per essere miscelata con la risorsa di Ridracoli. Con le successive modifiche impiantistiche  implementate ha assunto anche la funzione di seconda fornitura (oltre a Collina) alla città di Forlì trasportando acqua potabile da Monte Casale a Montaspro. Il flusso avviene così verso Monte Casale nei periodi critici per la risorsa Ridracoli, di norma tardo estate, e verso Montaspro quando vi è buona disponibilità di Ridracoli.

L'anello sud-est è formato dai seguenti rami:
  • Cesena-Santarcangelo, da cui si dipartono le derivazioni per i Comuni di Gambettola, Montiano, Longiano, Savignano, San Mauro Pascoli e Santarcangelo.
  • Cesena-Cesenatico (in comune con l’anello Nord).
  • Cesenatico-Cattolica-Gabicce da cui partono le derivazioni per Valverde/Villa Marina, Gatteo Mare, Bordonchio, Bellaria, Torre Pedrera, Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica e Gabicce ed anche la tratta di connessione con il tratto Cesena-Santarcangelo-Poggio Berni (chiusura anello sud). Dalla stessa tratta partono due derivazioni: una per Coriano, San Clemente, Morciano e Montefiore Conca e l’altra per San Giovanni in Marignano, l’impianto del Conca e, tramite condotte Hera, per Saludecio, Mondaino e Montegridolfo.
  • Santarcangelo-Poggio Berni da cui hanno origine le tratte di Torriana e Verucchio-Repubblica di San Marino.
  • Poggio Berni-Sogliano da cui si dipartono le derivazioni per Camerano, Stradone, Borghi e Sogliano.

Il tracciato della rete è stato scelto in modo tale da effettuare il più breve percorso possibile fra punto di partenza e punto di arrivo e cercando, ove possibile, di mantenere in funzione le condotte per gravità



aGGioRnamenti

  06/07/2012
Presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2011
al Park Hotel di Marina di Ravenna
»




Numeri Chiave