Il territorio ravennate

Il ciclo di produzione dell’acqua potabile del territorio ravennate prevede il prelievo di acqua grezza dai fiumi Reno e Lamone, integrato quando necessario dal CER (Canale Emiliano Romagnolo) attraverso una canaletta a cielo aperto che trasporta le acque fino all’impianto di potabilizzazione denominato NIP (Nuovo Impianto di Potabilizzazione). Al NIP l’acqua viene potabilizzata e successivamente immessa nella rete di distribuzione di Hera S.p.A., dove sono presenti centrali di sollevamento e impianti per il dosaggio dei reagenti.

Le fonti presenti nel territorio ravennate nel 2011 hanno contribuito al soddisfacimento di circa il 43% del fabbisogno idrico per usi civili della provincia. Sul territorio ravennate sono situati:
  • 2 centrali di potabilizzazione: il NIP ed un secondo impianto di dimensioni contenute localizzato nel territorio lughese (impianto di via Dante); un terzo potabilizzatore attualmente in fase di realizzazione (NIP2) si prevede entrerà in funzione entro il 2014;
  • n°3 pozzi nel territorio lughese.
I pozzi e l’impianto localizzato nel lughese sono utilizzati solo in caso di siccità e perciò nel 2011, a causa della citata crisi idrica, si è reso necessario l’utilizzo di queste risorse.


aGGioRnamenti

  06/07/2012
Presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2011
al Park Hotel di Marina di Ravenna
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