Identita' aziendale

Romagna Acque-Società delle Fonti S.p.A. è la Società pubblica che gestisce tutte le fonti idriche destinate ad uso civile della Romagna: dal 2004 infatti detiene la proprietà di tutti gli impianti di produzione di acqua potabile sul territorio. La nostra missione è fornire ai cittadini romagnoli acqua di ottima qualità in quantità adeguata.


Chi siamo

Romagna Acque-Società delle Fonti S.p.A. gestisce, oltre all'Acquedotto della Romagna alimentato dalla Diga di Ridracoli, tutti gli altri principali impianti idrici romagnoli situati nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, che in precedenza erano gestiti da Hera S.p.A.. Attraverso tali impianti la Società garantisce ad Hera S.p.A. la copertura dell'intero fabbisogno per usi civili dell'intero territorio romagnolo.

Principali impianti gestiti da Romagna Acque - Società delle Fonti S.p.A. (situazione dal 31.12.2011)



Il fabbisogno idrico complessivo del territorio romagnolo ad uso civile viene coperto dalla risorsa idrica generata dalle fonti presenti nelle tre province secondo diverse proporzioni e forme.
La risorsa idrica principale è rappresentata dall'invaso artificiale di Ridracoli, che soddisfa circa il 50% del fabbisogno totale, e viene derivata dagli alti corsi dei fiumi Bidente (bacino imbrifero diretto e i bacini laterali dei torrenti Rio Bacine, Bidente di Campigna, Bidente di Celle), Rabbi (fiume minore) e da bacini idrografici ricadenti all'interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Oltre a Ridracoli, nel territorio della provincia di Forlì-Cesena, sono presenti altre fonti derivanti prevalentemente da falde (cioè acque che circolano nel sottosuolo), le quali contribuiscono a coprire un ulteriore 10% circa di fabbisogno idrico, attraverso pozzi dislocati sia nel cesenate che nel forlivese.
Il territorio ravennate contribuisce invece a coprire un volume idrico mediamente pari al 13% del fabbisogno totale, prevalentemente attraverso acque di superficie derivanti dal fiume Lamone, dal fiume Reno (in periodi particolarmente siccitosi) e dal CER (Canale Emiliano-Romagnolo). Tali acque vengono poi trattate nel Nuovo Impianto di Potabilizzazione (NIP) situato nella zona Bassette; mentre a Lugo è presente un impianto di trattamento di acque provenienti da pozzi situati in zone limitrofe, in funzione solo in determinati periodi dell'anno e in caso di siccità.
Infine, la provincia riminese concorre alla produzione idrica del restante 27% circa del fabbisogno totale, facendo ricorso principalmente ad acqua di falda, estratta dai pozzi dislocati in varie zone del territorio provinciale. Le due principali fonti di alimentazione delle falde sono rappresentate dalla conoide del Marecchia e da quella del Conca, nella quale è presente l'omonima diga (Diga del Conca).
L'acqua così prelevata dalle varie fonti è successivamente sottoposta a diversi trattamenti in specifici impianti, al fine di essere potabilizzata. Tra i principali processi realizzati negli impianti di trattamento figurano l'aerazione, che consiste nella diffusione di ossigeno attraverso tubi, volta ad allontanare sostanze volatili presenti nell'acqua, e la clorazione a break point, che permette la completa ossidazione dell'ammoniaca presente in acqua grazie ad una quantità controllata di ipoclorito di sodio.

I numeri chiave



 Rete impiantistica esistente e principali potenziamenti in fase di realizzazione » 

Oltre a curare la gestione delle fonti idriche locali, Romagna Acque-Società delle Fonti S.p.A. produce energia elettrica da fonti rinnovabili, consentendo anche ad altre Società di produrne, e negozia certificati verdi; investe inoltre in opere e strutture poste a disposizione delle AATO - oggi ATERSIR - per la gestione del Servizio Idrico Integrato.



 I Valori di riferimento » 


aGGioRnamenti

  06/07/2012
Presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2011
al Park Hotel di Marina di Ravenna
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