LE INIZIATIVE DEL 2021

LE TARGHE IN MEMORIA DI SATANASSI E ZANNIBONI

Nel 2021 è ricorso il decimo anniversario della scomparsa di due storici presidenti di Romagna Acque, Angelo Satanassi e Giorgio Zanniboni (l’uno a febbraio, l’altro a dicembre), per cui la Società, in collaborazione con il Comune di Forlì, ha organizzato un momento pubblico di commemorazione davanti alla propria sede, scoprendo nella facciata due lapidi commemorative.

LA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA

Romagna Acque ha contribuito alla Giornata Mondiale dell’Acqua, il 22 marzo 2021, partecipando con il Presidente Tonino Bernabè, insieme al Direttore Generale di ARPAE Emilia-Romagna, Giuseppe Bortone, al dibattito online sul tema “L’acqua. Le frontiere della gestione di un bene comune. La risorsa acqua: usi plurimi e gestione idropotabile”.

“LA MIA ACQUA”, UN PROGETTO PER LE SCUOLE

Partito nell’anno scolastico 2013-2014, si è confermato anche per il 2021 il tradizionale impegno di Romagna Acque legato a progetti di educazione all’uso corretto dell’acqua. Il progetto, denominato “La mia Acqua”, è stato realizzato grazie agli operatori della cooperativa Atlantide e ha coinvolto diverse classi delle scuole primarie e secondarie di I e II grado della Romagna, per un totale di oltre 1.700 studenti.

IL PREMIO DI LAUREA IN MEMORIA DI ANDREA GAMBI

Il 25 marzo del 2020, poche settimane dopo il diffondersi della pandemia e l’inizio del lockdown, ci lasciava il Direttore Generale di Romagna Acque, Andrea Gambi, vittima del Covid.

A un anno di distanza, nell’impossibilità di ricordarlo adeguatamente con iniziative pubbliche ancora impossibili a causa dell’emergenza sanitaria, Romagna Acque e l’Associazione Idrotecnica Italiana – di cui Gambi era socio e infaticabile sostenitore – hanno deciso di dare vita a un premio nazionale di laurea, a cadenza annuale, sui temi della gestione ottimale delle risorse idriche, intitolato proprio ad Andrea.

Il premio viene riconosciuto alle migliori tre tesi di laurea magistrale su argomenti che riguardano la gestione ottimale delle risorse idriche e la difesa del territorio dal rischio idrogeologico. Su queste tematiche, il quadro di riferimento è stato caratterizzato negli ultimi decenni da rilevanti innovazioni e importanti cambiamenti di vedute, anche in considerazione dei temuti effetti futuri del cambiamento climatico sia sulla disponibilità idrica che sulla sicurezza del territorio.

Il premio ha carattere nazionale, è aperto ai laureati di tutte le università italiane ed è indirizzato ai laureati prevalentemente magistrali in Ingegneria Civile e in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio; in considerazione della natura fortemente interdisciplinare dei temi considerati, possono essere considerate anche candidature da laureati in altri campi. Le prime tre tesi sono poi state premiate nel corso di una cerimonia ufficiale che si è tenuta a Ravenna, città natale di Andrea Gambi, in occasione del secondo anniversario della scomparsa, a marzo 2022.

LA PRESENTAZIONE DELLA FONDAZIONE ALBERITALIA

A Santa Sofia, sull’Appennino forlivese, il 29 luglio 2021 è stata presentata ufficialmente la Fondazione AlberItalia, una fondazione che vuole essere punto di riferimento nazionale per chi crede che sia ancora possibile salvare il pianeta, riducendo le cause che determinano gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici.

Un sogno nato dalla provocazione di un visionario, Carlo Petrini, dal vescovo di Rieti, Mons. Domenico Pompili, e dal prof. Stefano Mancuso, che nel settembre del 2019 lanciarono la sfida dei 60 milioni di alberi da piantare in Italia, provocazione seguita e imitata da regioni, associazioni ed altri enti e privati di ogni tipo.

È stata una mattina ricca di ospiti, fra cui l’Assessore regionale Barbara Lori, per raccontare gli obiettivi di una fondazione che si candida ad essere riferimento scientifico per chi crede che si possano compiere azioni in grado invertire una tendenza pericolosa determinata dai comportamenti folli del genere umano, che ancora non si rende conto di quanto siano gravi le azioni che si stanno compiendo contro la nostra terra madre.

OLTRETERRA, L’ECONOMIA DELLA MONTAGNA

Il 4 e il 5 novembre 20201 il Presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè, è stato fra i numerosi relatori del convegno, “Oltreterra, tradizionale appuntamento sui temi economici dedicati alla montagna italiana, organizzato da Slow Food Italia in collaborazione con Legambiente, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano.

Due giornate dense di contributi e di partecipanti, in cui i numerosi protagonisti si sono divisi in sette gruppi di lavoro affrontando altrettanti argomenti collegati al “tema” montagna e spaziando dal turismo ai frutti, dal paesaggio all’agricoltura sostenibile, dagli accordi di foresta alle cooperative di comunità, ecc.

GLI INCONTRI TERRITORIALI PER FARE IL PUNTO SUI FUTURI INVESTIMENTI 

A partire dall’autunno 2021, la Società ha iniziato una serie di incontri con gli Stakeholder territoriali (proseguiti poi nel 2022) per raccontare loro la situazione idropotabile della Romagna e i possibili scenari futuri, anche a fronte dei cambiamenti climatici. In queste occasioni sono stati presentati i possibili nuovi interventi infrastrutturali volti a dare risposte adeguate alla situazione che si potrà avere nei prossimi decenni.

Nel corso del 2021, questi incontri si sono svolti a Forlì, il 13 novembre, a Bellaria, il 18 novembre e a Lugo, il 25 novembre.

LA PARTECIPAZIONE A ROMAGNA NEXT

Romagna Acque ha partecipato a fine novembre 2021 alla riunione plenaria che ha dato il via ai lavori del tavolo tecnico di Romagna Next. Il progetto Romagna Next, finanziato dal bando MediAree “Next Generation City” di Anci, punta a fare della Romagna un primo “laboratorio” nazionale di pianificazione strategica interprovinciale per rispondere alle sfide del Next generation Eu e del Pnrr.

Oltre a Romagna Acque, del progetto fanno parte i comuni capoluogo di Rimini (capofila), Ravenna, Forlì e Cesena, i comuni di Santarcangelo di Romagna, Misano Adriatico, Cattolica, Cesenatico, Bertinoro, Predappio, Tredozio, Cervia, Russi, le unioni Romagna Faentina, Bassa Romagna, Valle del Savio, Rubicone e mare, le province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, le Camere di Commercio della Romagna e di Ravenna, la Regione Emilia-Romagna e l’Università di Bologna, con i suoi quattro campus romagnoli.

Un’area di oltre 5mila km2, amministrata da 73 comuni e abitata da più di 1 milione di residenti.

Un’area che mira a riposizionarsi a livello nazionale e internazionale come terra del ben vivere e del benessere inteso a 360 gradi.