IL BILANCIO ENERGETICO

Per Romagna Acque, la sostenibilità, l’efficienza e la riduzione dei costi rappresentano da anni punti irrinunciabili della filosofia aziendale. In quest’ottica, i consumi di energia rappresentano per l’azienda una spesa economica sempre più significativa e un sempre maggiore impegno sui bilanci.

Oltre ad essere un costo in termini economici, soddisfare i propri fabbisogni energetici rappresenta anche una forte pressione per l’ambiente. Per questo, migliorare la propria efficienza energetica e ridurre il coefficiente di dipendenza energetica risulta un’esigenza prioritaria per la Società.

La pianificazione energetica richiede una conoscenza quantitativa della produzione e dell’utilizzo dell’energia che permetta di monitorare i propri consumi e implementare piani di miglioramento al fine di ridurre i costi e gli impatti ambientali ad essi associati.

A tal fine il bilancio energetico è uno strumento conoscitivo di grande importanza in quanto fornisce una visione complessiva di tutti i flussi di energia fino agli usi finali.

Quando si parla di consumi energetici, l’energia elettrica rappresenta per Romagna Acque la voce più significativa come si può vedere nel seguente grafico (anno 2021) che indica la distribuzione dei consumi in TEP (Tonnellata Equivalente di Petrolio).

Risulta pertanto opportuno concentrare l’attenzione su questo aspetto per poter ottenere dei risultati di miglioramento dell’efficienza energetica che possano ridurre significativamente i consumi diminuendo i costi dell’azienda e gli impatti sull’ambiente.

Per l’anno 2021 la Società ha realizzato una gara per la fornitura di energia elettrica a prezzo fisso che è stata aggiudicata dalla Società EDISON e come per gli anni precedenti è stato confermato l’acquisto esclusivamente di energia verde, cioè che deriva da fonti rinnovabili certificate e pertanto non genera emissioni di CO2.

La gara per la fornitura di energia a prezzo fisso è stata fatta quando il prezzo dell’energia ha raggiunto minimi storici a causa del contesto socio-economico del Covid-19, che ha portato a un crollo del prezzo del petrolio e di conseguenza dell’energia.

Grazie alla scelta fatta dalla Società, è stato possibile ridurre i costi per kWh del 3,7% rispetto al 2020 e del 35,9% rispetto ad un ipotetico prezzo variabile adeguato al PUN.

Il consuntivo 2021 relativo ai costi evidenzia inoltre la convenienza della scelta fatta dalla Società rispetto alla media dei gestori del settore idrico (soglia di riconoscimento tariffario prevista dalla delibera ARERA 639/2021/R/IDR), che ha portato a un risparmio per l’utente finale pari a oltre 1,3 mln di euro.

I consumi di energia elettrica nel 2021 sono stati pari a 34.977.489 kWh, di cui 1.982.733 kWh autoconsumati dai propri impianti da fonte rinnovabile (idroelettrico e fotovoltaico). I consumi risultano leggermente aumentati rispetto al 2020 (+ 7,7%), principalmente per una maggiore produzione idrica complessiva (circa + 2 mln di m3 in più rispetto all’anno precedente) e in parte a causa di un anno idrologicamente meno favorevole, che ha portato ad avere una minore produzione idrica da Ridracoli, attualmente la fonte più efficiente di Romagna Acque da un punto di vista energetico. Tale aumento è risultato comunque meno significativo grazie alla realizzazione degli interventi di efficientamento previsti dal piano energetico aziendale, che hanno permesso una riduzione dei consumi di energia associati ai processi di captazione ed adduzione.

Come si evince dal grafico, per Romagna Acque assume un ruolo strategico il concetto di dipendenza energetica ed è evidente come gli investimenti realizzati dalla Società abbiamo permesso di incrementare notevolmente la produzione da fonte rinnovabile e di ridurre i consumi grazie ad interventi di efficientamento. Romagna Acque monitora anche gli indicatori di prestazione energetica (KPI) per valutare le fonti più efficienti (in termini di kWh/m3) e per verificare quali fonti hanno i costi energetici migliori (per unità di produzione e per unità di consumo elettrico).

Nei seguenti grafici vengono riportati i KPI relativi a ciascuna fonte e l’andamento complessivo negli anni.

Dall’analisi dell’andamento dei KPI a partire dal 2015 si può evidenziare un miglioramento complessivo dell’efficienza energetica come espresso nella linea di tendenza del grafico, principalmente grazie ad interventi di ottimizzazione sia nella gestione che nei consumi. Relativamente alle singole fonti, anche per il 2021 Ridracoli risulta essere quella più efficiente da un punto di vista energetico; Forlì-Cesena e Rimini invece sono più energivore in quanto prelevano acqua di falda che necessita di un contributo energetico maggiore per essere captata, mentre il potabilizzatore della Standiana ha un KPI elevato a causa delle elevate pressioni di adduzione che sono necessarie per garantire la distribuzione. Romagna Acque monitora, oltre all’energia elettrica, anche gli altri consumi energetici che contribuiscono al bilancio energetico aziendale.

Per quanto riguarda i consumi di energia legata al fabbisogno per il riscaldamento, si segnala che complessivamente è aumentato nel 2021 il gas naturale (+16%), così come il GPL (che è previsto però in calo nel 2022 in quanto è stata dismessa la centrale termica di Monte Casale a favore di impianti elettrici più efficienti). Gli indicatori di prestazione in merito agli impianti termici della Società, che tengono in considerazione la rigidità dell’inverno, risultano pressoché stabili.

Relativamente ai combustibili per autotrasporto si segnala un aumento nel 2021 rispetto all’anno precedente sia per quanto riguarda i km percorsi sia per il consumo. Tale aumento è principalmente legato alla ripresa delle attività in presenza dopo l’effetto pandemia che aveva limitato notevolmente gli spostamenti lavorativi, in particolare durante il periodo di lockdown. Risulta infine circa stabile l’andamento del consumo relativo al vapore, che viene utilizzato nell’impianto di potabilizzazione del NIP di Ravenna per il controlavaggio dei filtri a carboni attivi utilizzati per la potabilizzazione dell’acqua.

IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA E LA CERTIFICAZIONE 50001

La Società ha implementato un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE), pienamente integrato con gli altri sistemi di gestione aziendali (Qualità, Ambiente e Sicurezza), quale strumento per supportare e dare piena attuazione alla politica energetica aziendale.

Il campo di applicazione si estende a tutte le attività connesse con:

  • la conduzione e manutenzione di reti e impianti per la produzione e distribuzione primaria di acqua potabile;
  • la gestione della progettazione e della costruzione di infrastrutture e opere idrauliche per il ciclo unitario dell’acqua;
  • la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (fotovoltaico ed idroelettrico).

IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA DI ROMAGNA ACQUE È STATO REALIZZATO IN CONFORMITÀ CON I REQUISITI DELLA NORMA UNI EN ISO 50001:2011 NEL CORSO DEL 2015.

Ha ottenuto la certificazione a seguito dell’audit finale del dicembre 2015; nel 2021 si è tenuta la verifica di sorveglianza da parte dell’ente di certificazione che si è conclusa con esito pienamente positivo, senza nessuna non conformità emersa.

Tra le attività previste dal Sistema di Gestione, nel corso del 2021:

sono state aggiornate e applicate nei processi di acquisto e progettazione le “linee guida per l’acquisto di prodotti rilevanti dal punto di vista energetico”, che si pongono l’obiettivo di ottimizzare gli impianti attraverso l’acquisto di prodotti e attrezzature sempre più efficienti;

si è consolidata pienamente nelle procedure interne la figura dell’Energy Manager (riesame dei progetti, definizione e controllo delle specifiche di forniture e servizi rilevanti in termini energetici) che nel 2021 è stata internalizzata;

è stato aggiornato il documento di diagnosi energetica, documento aziendale strategico sulla cui base impostare gli obiettivi di efficientamento;

sono proseguite le attività dell’Energy team, quale tavolo di lavoro permanente di coordinamento e pianificazione nel campo energetico, con coinvolgimento di tutti i settori aziendali;

grazie all’implementazione dell’EMS, software di gestione dell’energia, è proseguita l’attività di monitoraggio dei consumi energetici e sono stati realizzati report periodici e personalizzati in base alle funzioni aziendali dell’utente;

è proseguita l’installazione di meter a campo negli impianti e nelle macchine più energivore per individuare potenziali criticità energetiche ed eventuali malfunzionamenti;

è proseguita l’integrazione della variabile energetica nell’ambito del processo di manutenzione, in particolare quella predittiva;

è stata avviata la collaborazione con il tecnopolo di Rimini (CIRI) per la valutazione del ciclo di vita del servizio idrico di Romagna Acque tramite l’applicazione della metodologia LCA

GLI INDICATORI CHIAVE

La diagnosi energetica è supportata dall’elaborazione automatizzata di un complesso insieme di dati. I risultati sono rappresentabili in forma sintetica ed efficace tramite indici numerici, chiamati indicatori chiave delle prestazioni (Key Performance Index = KPI). Il monitoraggio e raffronto di tali indicatori permette di ricavare fondamentali indicazioni sulle azioni di efficientamento. Esempio tipico di indicatore chiave di prestazione è il rapporto tra il consumo energetico e il volume di acqua prodotto: in pratica, i chilowattora mediamente consumati per produrre un metro cubo d’acqua.