LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO

Per Romagna Acque la salute, l’integrità psico-fisica e la sicurezza dei propri lavoratori sono di primaria importanza e da tutelare in ogni momento.

Gestire la sicurezza in Romagna Acque da sempre significa assicurare a tutto il personale (dipendente della Società, di imprese terze e visitatori) condizioni e ambienti di lavoro non solo rispondenti alle disposizioni normative vigenti, ma il più possibile confortevoli e tali quindi da contribuire a tenere sotto controllo il fenomeno infortunistico, sia in termini numerici che di gravità.

La Società si impegna da tempo, inoltre, a sviluppare e mantenere attiva una forte cultura della sicurezza e della salute, improntata su:

• ruoli e responsabilità chiari;
• formazione costante di tutto il personale;
• gestione preventiva del rischio;
• analisi di aspetti/comportamenti non conformi;
• buone pratiche

TUTTI I LUOGHI DI LAVORO, TUTTE LE ATTIVITÀ E TUTTO IL PERSONALE AZIENDALE SONO SOTTOPOSTI ALL’APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA.

Tale sistema è costantemente sottoposto a monitoraggio e aggiornamento per assicurarne l’efficacia nel tempo, con il contributo interno del Datore di Lavoro, del Servizio Prevenzione e Protezione, dei Dirigenti Prevenzionistici, dei Preposti e di tutto il personale, oltre a quello dell’Organismo di Vigilanza.

In aggiunta, l’intero sistema di prevenzione è sottoposto a verifiche periodiche da parte di enti di certificazione e riconosciuto pienamente conforme alle norme.

IL TREND DEGLI INFORTUNI

Nel 2021 in Romagna Acque si sono verificati 2 infortuni, con un trend infortunistico in linea con quello degli anni precedenti.

Con riferimento all’analisi per il tasso degli infortuni registrabili sul lavoro e gli indici di gravità e incidenza – dove per indice di incidenza si intende il numero di infortuni che si sono verificati durante l’anno in rapporto al numero dei dipendenti dell’azienda – tutti e tre i suddetti indicatori risultano in calo.

Per indice di incidenza si intende il numero di in- fortuni che si sono verificati durante l’anno in rapporto al numero dei dipendenti dell’azienda.

L’EMERGENZA SARS COV 2 – COVID-19

Nel corso del 2021, anche grazie all’avvio della campagna di vaccinazione, Romagna Acque ha potuto rimodulare, pur mantenendole tutte attive, le misure di distanziamento adottate fin dal febbraio 2020. In particolare, lo smart working, in relazione all’adeguatezza dell’organizzazione degli spazi di lavoro, è stato modulato sulla base delle necessità operative di ogni singola area e servizio di staff.

L’esperienza di nuove soluzioni di lavoro, oltre a tutelare la salute degli stessi lavoratori, ha permesso di assicurare la continuità del servizio in ogni circostanza della fase pandemica. È anche aumentato l’interesse nei lavoratori a mantenere a regime le nuove soluzioni, quali la possibilità di lavorare da remoto, senza dover raggiungere quotidianamente la sede aziendale di riferimento, in particolare per coloro che svolgono attività in impianti non presidiati.

Da parte della Società, visti anche i risultati ottenuti nel corso dei due anni di emergenza pandemica, è in corso la verifica per poter assecondare, già a partire dal 2022, questo interesse.

Nel corso del 2021, in relazione all’andamento della pandemia e ai conseguenti sviluppi normativi, è stato costantemente monitorato ed aggiornato l’apposito documento di valutazione del rischio biologico correlato alla diffusione del SARS CoV-2.

Ha continuato inoltre il suo lavoro il comitato Covid-19, costituito a suo tempo a seguito del protocollo fra il Governo e le parti sociali del 14 marzo 2020 e i successivi aggiornamenti e composto da datore di lavoro, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), Direttore Generale, dirigenti prevenzionistici delegati, ufficio personale, rappresentanze sindacali territoriali e Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).

IL COMITATO COVID-19 SI È RIUNITO 7 VOLTE NEL CORSO DELL’ANNO.

I lavoratori sono stati costantemente aggiornati, sia attraverso puntuali comunicazioni scritte sia attraverso idonea cartellonistica esplicativa esposta negli ambienti di lavoro, oltre al contatto costante e diretto fra i RLS e le varie figure del Comitato Covid-19. In particolare, le comunicazioni ai lavoratori sono state 11.

La gestione dello stato emergenziale è stata costantemente portata a conoscenza sia del Consiglio di Amministrazione, durante le sedute, sia del Coordinamento Soci, da parte del datore di lavoro, durante le riunioni che si sono svolte in questo periodo; ugualmente sono stati informati sia il Collegio Sindacale che l’Organismo di Vigilanza.

Nel corso del 2021 l’attività di audit è stata svolta sia a distanza, in particolare nella prima parte dell’anno, sia in presenza. In tal modo è stata assicurata la continuità di vigilanza e controllo sugli aspetti di sicurezza anche nelle fasi di maggiore criticità rispetto alla diffusione del virus.

NEL 2021 SONO STATE 244.734 LE ORE ORDINARIE LAVORATE, di cui 37.327 IN SMART WORKING.

A ulteriore supporto delle misure implementate, è importante evidenziare come la Società abbia mantenuto attivo il coinvolgimento del medico competente, così come assicurato sin dall’inizio della pandemia, per gestire al meglio gli opportuni protocolli di sorveglianza sanitaria sui lavoratori, mirati quanto più possibile a contenere la diffusione del coronavirus in ambito lavorativo.

In questo contesto, nel 2021, sono state attivate campagne di screening per tutti i lavoratori, con adesione su base volontaria ed è stata ancora concessa la possibilità di usufruire dei permessi di lavoro Covid: nel caso in cui il lavoratore avesse manifestato sintomi sospetti o fosse venuto a conoscenza di contatti con persone infette, anche senza l’inserimento nel percorso di monitoraggio dell’AUSL, poteva sottoporsi a test di verifica, a carico dell’azienda, e rimanere al proprio domicilio fino all’esito del test, con il riconoscimento dei permessi Covid, se non poteva svolgere la propria mansione in modalità agile.

Inoltre, nell’ambito della sorveglianza sanitaria, ogni lavoratore assente dall’attività lavorativa a fronte di un certificato medico, è stato sottoposto a verifica ulteriore da parte del medico competente, che, attraverso un’intervista telefonica, ha accertato l’assenza o meno, su ogni lavoratore interessato, di sintomatologia riconducibile al Covid.

IN TOTALE SONO STATE 134 LE ORE DI PERMESSI LEGATI AL COVID (PERMESSI L . 104/92 STRAORDINARI PER COVID, CONGEDI PARENTALI COVID, PERMESSI RETRIBUITI COVID) CON UNA MEDIA PRO-CAPITE PARI A 0,9 ORE.

FORMAZIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE

La Società considera la formazione come un elemento cardine della propria attività e si impegna a garantirla a tutti i dipendenti.

La formazione riguarda:

  • aspetti legati alla sicurezza, per garantire una maggiore tutela dei lavoratori;
  • aspetti ambientali, per incrementare la cultura della tutela dell’ambiente, andando ad approfondire i temi della gestione dei rifiuti (speciali e pericolosi) e della raccolta differenziata in tutti gli ambiti di lavoro;
  • aspetti di tipo amministrativo-gestionale;
  • aspetti di tipo tecnico-specialistico.

La sua pianificazione parte dai fabbisogni evidenziati annualmente da ogni area e ufficio ed è poi esplicitata in un piano della formazione che viene monitorato per verificare l’effettivo svolgimento delle varie attività previste e i costi delle stesse.

Tenuto conto della situazione emergenziale, il piano formativo sicurezza dei lavoratori 2020 ha trovato compimento sostanzialmente per tutte le attività che è stato possibile condurre in modalità da remoto. La Società ha ritenuto invece opportuno rinviare al superamento dell’emergenza epidemiologica le attività formative con l’obbligo di un monte ore riservato all’attività pratica, per evitare qualsiasi forma di contatto fra i lavoratori, in considerazione anche del fatto che, pur potendo formare aule con solo personale aziendale, essendo questo proveniente da siti operativi diversi, il rischio di esposizione sarebbe equiparabile a quello di un contesto multiazienda.

Nel 2020, a causa della fase emergenziale, erano state temporaneamente sospese 476 ore di formazione per i corsi che necessitavano lo svolgimento in presenza e le ore totali di formazione erano state 2.199,5.

QUESTI CORSI SONO STATI INTERAMENTE RECUPERATI NEL CORSO DEL 2021, DURANTE IL QUALE SONO STATE SVOLTE QUINDI 927 ORE DI FORMAZIONE IN PIÙ RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE.