LA TARIFFA DELL’ACQUA ALL’INGROSSO

Dal 2012 l’Autorità nazionale (oggi ARERA) ha introdotto nel settore dei servizi idrici un assetto in grado di assicurare la stabilità del contesto regolatorio. In merito al campo soggettivo di applicazione ha stabilito che la vendita d’acqua all’ingrosso rientra nei servizi di pubblica utilità ed è assoggettata alle disposizioni dell’Autorità in materia di Servizio Idrico Integrato (SII).

Con delibera n. 580/2019, ARERA ha stabilito le disposizioni sulle definizioni delle tariffe del SII per il periodo 2020-2023, ovvero il Metodo Tariffario Idrico per il terzo periodo regolatorio, c.d. “MTI-3”.

ATERSIR, con delibera n. 40/2020 (riconfermata su questi aspetti dalla delibera n. 44/2020), ha definito la tariffa dell’acqua all’ingrosso per il 2020, fissando la tariffa media a 0,4023 euro al m3 ed ha approvato l’aggiornamento del Piano degli Interventi (PdI).

Per quanto concerne la tariffa all’ingrosso, la deliberazione ATERSIR può così sintetizzarsi:

  • la tariffa media nel 2020 ha subito un decremento del -5% rispetto al 2019;
  • è stato confermato il percorso della “convergenza tariffaria” avviato nel 2017, ovvero l’omogeneizzazione della tariffa di fornitura all’ingrosso nei tre ambiti della Romagna in 13 anni (nel 2029 tariffa uguale nei tre territori provinciali);
  • la determinazione della tariffa 2020 recepisce le rinunce tariffarie a suo tempo proposte da ATERSIR e accettate da Romagna Acque, che incidono con effetti diretti sul Conto Economico del 2020 per 3,7 mln/euro, oltre a 2,2 mln/euro con effetto finanziario, per un totale di rinunce di 5,9 mln/euro; in attuazione degli indirizzi espressi dai Soci, tale misura è volta al massimo contenimento tariffario compatibilmente con la sostenibilità economico-finanziaria della Società. L’effetto delle rinunce si traduce da un lato in minori ricavi e minori incassi per la Società e dall’altro in tariffe inferiori applicate all’utente finale da parte di Hera.