LA TARIFFA DELL’ACQUA ALL’INGROSSO
Dal 2012 l’Autorità nazionale (oggi ARERA) ha introdotto nel settore dei servizi idrici un assetto in grado di assicurare la stabilità del contesto regolatorio. In merito al campo soggettivo di applicazione ha stabilito che la vendita di acqua all’ingrosso rientra nei servizi di pubblica utilità ed è assoggettata alle disposizioni dell’Autorità in materia di SII.
ARERA, con deliberazione n. 580/2019, ha stabilito le disposizioni sulle definizioni delle tariffe del servizio idrico integrato per il periodo 2020-2023, ovvero il Metodo Tariffario idrico per il terzo periodo regolatorio, c.d. “MTI-3”.
Successivamente, con delibera n. 639/2021, ha disposto l’aggiornamento delle tariffe del servizio idrico integrato per le annualità 2022-2023.
In attuazione a quanto disposto da ARERA, ATERSIR, con determina n. 69/2022, ha definito la tariffa dell’acqua all’ingrosso per il biennio 2022-2023, fissando così la tariffa media del 2023 a 0,4198 euro al m3 e ha approvato l’aggiornamento del Piano Operativo degli Interventi (POI). Per quanto concerne la tariffa all’ingrosso, la deliberazione ATERSIR può così sintetizzarsi:
• la tariffa media nel 2023 è di fatto invariata rispetto al 2022 (+0,17%), annualità nella quale aveva subito un decremento rispetto al 2021 del -1,3%;
• è stato confermato il percorso della “convergenza tariffaria” avviato nell’annualità 2017, ovvero l’omogeneizzazione della tariffa di fornitura all’ingrosso nei tre ambiti della Romagna in 13 anni (nel 2029 tariffa uguale nei tre territori provinciali);
• la determinazione delle tariffe 2022-2023 ha tenuto conto, oltre che delle rinunce tariffarie a suo tempo proposte da ATERSIR ed accettate da Romagna Acque, anche delle maggiori rinunce che la Società ha proposto ad ATERSIR mettendo a disposizione del contenimento tariffario circa il 60% del premio riconosciutole da ARERA per gli elevati livelli raggiunti nelle annualità 2018 e 2019 per l’indicatore di qualità tecnica relativo alle perdite in rete e pari complessivamente a 4,2 mln/euro.
Nell’anno 2022 ARERA aveva per la prima volta assegnato le premialità previste dalla delibera 917/2017/R/idr con cui aveva introdotto gli indicatori di monitoraggio tecnico del servizio svolto dai gestori. Le premialità di qualità tecnica assegnate da ARERA non entrano nel calcolo tariffario ma sono un riconoscimento a diretto beneficio del gestore che viene direttamente erogato dalla Cassa per l’Energia e l’Ambiente.
La Società, sulla base degli indirizzi condivisi con i soci, nell’ambito degli adempimenti previsti per la manovra tariffaria 2022-2023, ha proposto ad ATERSIR di far partecipi direttamente i cittadini della Romagna – utenti del SII – dei benefici connessi a tali premialità tramite una riduzione della tariffa all’ingrosso.
Nel terzo periodo regolatorio, l’ammontare delle rinunce tariffarie nella determinazione dei capex (minor riconoscimento degli oneri fiscali e finanziari sul capitale investito) e del FONI (partita con esclusiva valenza finanziaria per finanziare nuovi investimenti) ha avuto effetto diretto nella determinazione del VRG (ricavi tariffari) nei termini di seguito riepilogati.
L’effetto delle rinunce si traduce da un lato in minori ricavi e minori incassi per la Società e dall’altro in tariffe inferiori applicate all’utente finale da parte di Hera.
Il tutto nel rispetto della mission aziendale di erogare un servizio pubblico di elevata qualità con il massimo contenimento tariffario, compatibilmente con la sostenibilità economico-finanziaria della Società.
L’assegnazione dei premi di qualità tecnica da parte di ARERA si è ripetuta nel 2023 per le annualità 2020 e 2021 per circa 1,3 mln/euro.
Si tratta di un importante riconoscimento per la società: le performance ottenute in termini di ridottissime perdite in rete posizionano Romagna Acque fra i migliori gestori a livello nazionale e sono espressione di elevata capacità tecnica sia nella realizzazione delle infrastrutture idriche che nella loro gestione e manutenzione.