IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

Il D. Lgs. 231/2001, “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’art. 11 della L. 300/2000”, ha introdotto per la prima volta la possibilità che le persone giuridiche possano avere una responsabilità in senso “penale”, anche se formalmente qualificata come responsabilità “amministrativa”.

Questa forma di responsabilità, che si aggiunge a quella delle persone fisiche che hanno effettivamente commesso il reato, ha l’obiettivo di aumentare l’efficacia deterrente del sistema penale coinvolgendo anche l’ente nella punizione di determinati illeciti penali.

Ciò significa che non solo le persone fisiche che agiscono per conto dell’ente possono essere punite, ma anche l’ente stesso può subire sanzioni che colpiscono il suo patrimonio e la sua capacità economica.

La normativa stabilisce che gli enti sono corresponsabili per i reati commessi nel loro interesse o a loro vantaggio da persone che ricoprono ruoli di rappresentanza, amministrazione o direzione, oppure da persone sottoposte alla loro vigilanza e direzione.

PER EVITARE CHE LA SOCIETÀ SIA RITENUTA RESPONSABILE PER UN REATO COMMESSO, È ESSENZIALE CHE ESSA ABBIA ADOTTATO E MESSO IN PRATICA UN MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE (MOG 231).

Questo modello comprende un insieme di regole, strumenti e norme di condotta finalizzati a identificare e prevenire la commissione di reati.

Inoltre, deve essere nominato un Organismo di Vigilanza che verifichi l’efficacia del modello, la sua corretta applicazione e il suo aggiornamento.

Romagna Acque ha adottato un proprio MOG che comprende protocolli generali di prevenzione applicabili a tutte le attività sensibili, affiancati dal Codice Etico e dal Codice di Comportamento.

Questi documenti delineano i valori fondamentali, le responsabilità etiche e gli obblighi di comportamento concreti e giuridicamente vincolanti, con l’obiettivo di prevenire conflitti di interesse e fenomeni corruttivi.

Inoltre, la Società ha istituito un sistema disciplinare volto a sanzionare i comportamenti a rischio, sempre nell’ottica di prevenire la commissione di reati.