L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

La struttura aziendale è articolata come segue.

Nel 2020 la posizione del Direttore Generale è rimasta scoperta per gran parte dell’anno a causa del grave lutto che ha colpito la Società. Per questo, come da organigramma illustrato di seguito, per gestire l’operatività aziendale sono state temporaneamente ampliate le deleghe attribuite al Presidente.

A seguito di espletamento di procedura selettiva, dall’1 gennaio 2021 è entrato in organico il nuovo Direttore Generale al quale, da marzo 2021, sono stati attribuiti tutti i poteri di delega previsti dal sistema di governance in capo a tale figura.

Nel 2018 è stato approvato il progetto di riorganizzazione interna che, nel triennio 2019-2021, si pone l’obiettivo di consentire alla Società di affrontare adeguatamente l’elevato turn over del personale del periodo, con un innalzamento delle competenze aziendali, l’inserimento di nuove e preparate figure in grado di migliorare l’efficacia dell’attività aziendale e affrontare le prossime importanti sfide sulla qualità dell’acqua e, più in generale, di rinnovata modalità di interpretare il ruolo di gestore idrico così come l’Autorità nazionale richiede.

Dopo una prima verifica effettuata a fine 2019, l’attuazione del progetto di riorganizzazione è proseguita nel 2020, seppur con dei rallentamenti dovuti alla situazione emergenziale.

Nei primi mesi del 2021, con l’ingresso del nuovo Direttore Generale, alla luce di quanto ad oggi attuato e tenuto conto degli aggiornamenti normativi nel frattempo intervenuti – che a loro volta comportano ulteriori adempimenti e quindi nuove competenze nella struttura aziendale – è in corso una valutazione su alcuni aspetti del progetto che nella seconda parte del 2021 sarà aggiornato.

EMERGENZA COVID – GLI EVENTI DEL 2020

Romagna Acque, come ogni altra realtà organizzativa e persona, non è potuta sfuggire all’emergenza da Covid-19, a cui ha dovuto far fronte intraprendendo misure straordinarie, adottando accorgimenti e modalità operative idonee a salvaguardare la salute dei propri lavoratori e al tempo stesso garantire la continuità del servizio che è chiamata ad assicurare al territorio.

Ha dovuto quindi operare secondo un nuovo assetto organizzativo interno, consapevole della propria mission, volta ad assicurare acqua in quantità e qualità adeguate in qualsiasi condizione e circostanza (business continuity), e in accordo ai dettami normativi che nel frattempo venivano emessi sia a livello nazionale che locale.

Purtroppo, inoltre, proprio a causa della pandemia, a fine marzo la Società ha pianto la perdita di una delle proprie figure apicali: l’Ingegner Andrea Gambi, Direttore Generale di Romagna Acque di cui era stato, sin dal suo arrivo nel 2012 e fino al 2017, Amministratore Delegato. La sua scomparsa ha creato sgomento non solo in ambito aziendale ma anche nei numerosi contesti tecnico-scientifici di cui Gambi faceva parte.

ROMAGNA ACQUE COME VOLANO DI INTERVENTI ECONOMICI SUL TERRITORIO

Guardando in prospettiva, soprattutto alla luce della situazione post Coronavirus, Romagna Acque potrebbe implementare il proprio ruolo di “volano” per una più veloce ripartenza di alcune attività economiche territoriali, certamente strategiche anche come impatto sull’indotto.

Al riguardo, la Società ha in cantiere diversi progetti per investimenti significativi e possiede le risorse per attuarli: nel prossimo futuro, dovrà cercare di far sì che questi progetti siano cantierabili in tempi rapidi, come aspetto di aiuto al rilancio dell’economia romagnola.

Fra gli obiettivi della Società, uno fra tutti è quello di assicurare al territorio gli interventi di ottimizzazione della gestione della risorsa idrica, anche a fronte degli effetti dei cambiamenti climatici già conclamati.

In tale contesto Romagna Acque, oltre all’impegno nel ricercare il proprio miglior assetto organizzativo interno, ritiene fondamentale il proprio ruolo di “facilitatore” nei confronti dei principali interlocutori deputati a fornire il rilascio delle autorizzazioni per lo sviluppo degli interventi, a partire dai piani strategici della Regione Emilia-Romagna, ovvero il Piano di Tutela delle Acque.

Fra i temi importanti discussi nel 2020 – in particolare con il coinvolgimento degli assessorati della Regione Emilia-Romagna all’Ambiente, Difesa del suolo e della Costa, Protezione Civile, presieduto da Irene Priolo e alla Montagna, Aree Interne, Programmazione Territoriale, Pari Opportunità, presieduto daBarbara Lori – rientrano quello relativo alla possibile realizzazione di nuovi invasi in Romagna per scongiurare possibili crisi idriche conseguenti ai cambiamenti climatici già in atto e quello relativo alla quantificazione e al riconoscimento in tariffa dei costi ecosistemici.

Due tematiche importanti e delicate, su cui Romagna Acque si muove da tempo con studi già avanzati e con importanti collaborazioni accademiche.