IL DIALOGO CON GLI STAKEHOLDER

La capacità di sapersi confrontare con i propri Stakeholder, così da condividere le decisioni nella massima trasparenza e fiducia, è un obiettivo primario per Romagna Acque.

Il costante coinvolgimento di tali interlocutori porta a sviluppare una politica di dialogo adeguata alle singole esigenze e, pertanto, una maggiore condivisione degli obiettivi perseguiti dalla Società e della rendicontazione dei risultati raggiunti.

In questa direzione, Romagna Acque ritiene importante creare una rete tra i diversi attori coinvolti nella sua attività allo scopo di creare valore verso l’esterno, per il territorio, e verso l’interno, per se stessa. Impresa e comunità, infatti, sono in stretta interconnessione. Da unaparte, le imprese, per poter operare in modo proficuo, hanno necessità di un territorio munito di infrastrutture, servizi, domanda e know how; dall’altra, il territorio, per potersi sviluppare, ha necessità di imprese in grado di offrirelavoro, generare un mercato di acquisti e vendite, proteggere l’ambiente e utilizzare le risorse in modo efficiente.

Questa visione consente di creare nuove relazioni e scambi sinergici, per ottimizzare le risorse e massimizzare i risultati.

GLI STAKEHOLDER INTERNI

I DIPENDENTI

Il rapporto fra dirigenti e dipendenti è sempre stato centrale all’interno dell’azienda. La dirigenza ritiene fondamentale l’apporto dei dipendenti, anche a livello di contributo di idee, e la consuetudine operativa in azienda permette un interscambio costante fra dirigenti e dipendenti sulle diverse tematiche da affrontare nell’ambito dell’attività aziendale, non solo attraverso le frequenti riunioni organizzate all’interno delle varie aree per affrontare specifiche tematiche contingenti, ma anche tramite rapporti individuali fra i singoli dipendenti e i diversi dirigenti.

I SOCI

Romagna Acque riserva massima attenzione e trasparenza ai propri Soci.

Già descritti nella “Corporate Governance” e puntualmente elencati in apertura al presente documento, i Soci di Romagna Acque costituiscono un’importante categoria di Stakeholder. In quest’ottica e in risposta alla richiesta di un maggiore coinvolgimento avanzata dai Soci, anche in occasione di attività di dialogo intraprese negli anni passati, la Società ha mantenuto attivi gli aggiornamenti del sito web istituzionale e della newsletter, inviata a cadenza mediamente mensile a un indirizzario mirato ma sempre più vasto.

Nell’ambito del coinvolgimento dei Soci, gli impegni assunti dalla Società in termini di incontri assembleari rispettano le cadenze previste dallo statuto.

PER MANTENERE UN RAPPORTO COSTANTE, IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA ADOTTATO UN APPROCCIO DI COINVOLGIMENTO DIRETTO DEI SOCI.

Vengono organizzati in questo senso momenti di incontro sollecitati dai Soci stessi o promossi direttamente dalla Società, finalizzati alla condivisione delle attività gestionali e alla presentazione dei progetti di sviluppo.

In quest’ottica e per garantire il massimo coinvolgimento, fin dal 2015 la Società ha avviato una serie di incontri territoriali prendendo come riferimento le varie Unioni dei Comuni presenti all’interno dei territori.

Durante questi incontri, il Presidente e il Direttore Generale della Società hanno presentato ai Sindaci presenti, rappresentanti dei vari comuni soci, le principali novità legate all’attività aziendale, facendo focus di volta in volta sulle iniziative e sui lavori specificamente legati ai territori visitati.

I TIROCINANTI

Romagna Acque accoglie ogni anno diversi tirocinanti, di differente ordine e grado.

Coinvolge tirocinanti delle scuole superiori con o senza borsa di studio (per tirocini estivi), studenti universitari con o senza borsa di studio, tirocinanti post-diploma, studenti in tirocinio formativo in attuazione del Piano Regionale Garanzia Giovani o in tirocinio transnazionale.

È un’attività che la Società svolge già da alcuni anni, in anticipo sulla normativa nazionale, che ha poi introdotto la disciplina dell’alternanza scuola-lavoro per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

COMPLESSIVAMENTE, NEL 2022 SONO STATI OSPITATI 3 STUDENTI CHE HANNO EFFETTUATO IN TOTALE 600 ORE DI TIROCINIO.

GLI STAKEHOLDER ESTERNI

IL CLIENTE E GLI ENTI REGOLATORI E DI CONTROLLO: HERA S.P.A., ARERA E ATERSIR

IN ROMAGNA IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO VEDE LA PARTECIPAZIONE E COLLABORAZIONE DI DIVERSI ATTORI

A Romagna Acque spetta il ruolo di produttore della risorsa idrica per usi civili, ad Hera S.p.A. quello di gestore per l’utente finale, ad altri soggetti istituzionali sono riservati i compiti di regolamentazione, pianificazione e controllo dell’intero servizio nel territorio di riferimento: Regione Emilia-Romagna, Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e i Rifiuti (ATERSIR) e Autorità di Regolazione per l’Energia Elettrica, Reti e Ambiente (ARERA).

La Regione Emilia-Romagna, con la Legge Regionale n. 23/2011, ha disposto la costituzione dell’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e i Rifiuti (ATERSIR) che oggi svolge le funzioni di Ente di Governo d’Ambito (EGA), precedentemente attribuite alle soppresse Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (AATO).

ATERSIR è un organismo pubblico dotato di autonomia amministrativa, contabile e tecnica a cui partecipano tutti i comuni e le province della regione.

Esercita le proprie funzioni in maniera associata sull’intero ambito territoriale, valorizzando però le differenziazioni territoriali.

Anche successivamente al trasferimento all’Autorità nazionale di funzioni di regolazione e controllo dei servizi idrici e ambientali, ATERSIR ha mantenuto alcuni importanti compiti: redige il Piano d’Ambito, valuta e approva il Piano degli Interventi e il Piano Economico Finanziario per ciascun periodo regolatorio (atti redatti e proposti dal gestore sulla base delle esigenze e delle caratteristiche di ciascun ambito territoriale) e, sulla base delle regole tariffarie disposte dall’Autorità, stabilisce le tariffe dell’acqua che saranno sottoposte a verifica e validazione da parte della stessa Autorità.

Con la L. 214/2011, le funzioni di regolazione e controllo del Servizio Idrico Integrato sono state attribuite all’Autorità nazionale che già si occupava di energia elettrica e del gas e che, con effetto dal 2018, si occupa anche del settore dei rifiuti, oggi ARERA.

È un’autorità formalmente indipendente che ha la funzione di favorire lo sviluppo di mercati concorrenziali nelle filiere elettriche, del gas naturale, del servizio idrico e dei rifiuti, principalmente tramite la regolazione delle tariffe, dell’accesso alle reti, del funzionamento dei mercati e la tutela degli utenti finali.

L’Autorità ha il compito di assicurare la stabilità del contesto regolatorio, promuovere gli investimenti per migliorare la qualità tecnica dei servizi, definire tariffe eque, certe e trasparenti, assicurare la fruibilità e la diffusione dei servizi pubblici in modo omogeneo sull’intero territorio nazionale.

Ogni atto predisposto da ATERSIR deve essere conforme alle regolamentazioni disposte da ARERA che, come detto, fissa fra l’altro specifici obiettivi di qualità del servizio e i metodi tariffari.

L’attività di Romagna Acque è interamente ricompresa nel suddetto quadro normativo-regolatorio: anche la vendita d’acqua all’ingrosso è un servizio di pubblica utilità e le disposizioni in materia di Servizio Idrico Integrato si applicano a tutti i soggetti che svolgono l’attività di grossista.

Le attività di controllo sui gestori sono in capo a diversi soggetti in base alle rispettive competenze stabilite dal quadro normativo-regolamentare: ARERA, ATERSIR, Arpa, Aziende USL, Regione

INTERVENENDO COME FORNITORE ALL’INGROSSO DELLA RISORSA IDRICA AL GESTORE DEL SII, ROMAGNA ACQUE REALIZZA IL 99% DEL FATTURATO PER LA VENDITA D’ACQUA CON IL GRUPPO HERA.

Anche per quanto concerne il ruolo di Romagna Acque-società patrimoniale, l’intero importo dei canoni di spettanza per i beni concessi in uso oneroso al gestore del SII è fatturato ad Hera.

La somma di tali fatturati verso il Gruppo Hera rappresenta circa l’84% del totale del valore della produzione nel 2022 (era l’89% nel 2021 e il 93% nel 2020).

Ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. b) del D. Lgs. 50/2016, e dell’art. 16, comma 3 del D. Lgs. 175/2016, almeno l’80% del fatturato deve derivare dallo svolgimento di compiti affidati alla Società dagli Enti Soci locali o comunque dallo svolgimento di attività, sempre in forza di affidamenti ottenuti dagli Enti Soci locali, con le collettività, cittadini ed utenti. Nel 2022 il 90% dell’attività svolta dalla Società è relativa ad attività regolamentate da ATERSIR.

Le restanti attività che concorrono a determinare il valore della produzione sono relative principalmente a servizi di telefonia-telecomunicazioni e vendita di energia elettrica; trattasi di attività che attraverso la valorizzazione del patrimonio infrastrutturale della Società consentono di determinare economie di scala o altri recuperi di efficienza sul complesso dell’attività principale.

L’OBIETTIVO FONDAMENTALE DELLA SOCIETÀ È SODDISFARE LE ESIGENZE POSTE DAL CLIENTE, ESPLICITE E IMPLICITE, PER GARANTIRE LA BUONA GESTIONE DELL’INTERO PROCESSO E LA SODDISFAZIONE DELL’UTENTE FINALE.

IL DIALOGO CON IL CLIENTE

La Società, considerato lo specifico settore in cui opera, si trova a interagire fondamentalmente con un unico cliente rappresentato da Hera S.p.A., che assorbe circa il 99% della produzione idrica. Il rapporto contrattuale tra le due Società è costantemente monitorato per mezzo di un tavolo tecnico di lavoro appositamente instaurato per la risoluzione delle questioni più complesse, che si aggiunge al contatto diretto e costante esistente tra gli operatori.

Queste attività rappresentano alcuni degli step del percorso di coinvolgimento del cliente che, unitamente ad altre attività svolte congiuntamente, quali momenti istituzionali o attività di comunicazione, ha come obiettivo primario il mantenimento delle condizioni qualitative e quantitative della risorsa idrica ceduta, garantendo allo stesso tempo la massima disponibilità di ascolto e interscambio di idee e aspetti di miglioramento.

I FORNITORI E LA POLITICA DEGLI ACQUISTI

LA CATENA DI FORNITURA DI ROMAGNA ACQUE NON RIGUARDA LA RISORSA IDRICA MA ALTRI BENI UTILIZZATI.

Per la Società, infatti, la fornitura idrica è assicurata dal prelievo di risorsa da fonti superficiali, falde sotterranee e in misura minore da sorgenti, in virtù delle concessioni di prelievo e di derivazione in essere. La catena di fornitura interessa, invece, ad esempio, materie prime del processo produttivo, quali i reagenti chimici impiegati negli impianti di potabilizzazione, e altri beni e servizi accessori necessari per il funzionamento della Società. Vengono inoltre affidati appalti di lavori per lo sviluppo dei nuovi investimenti o per interventi manutentivi; tutte queste attività sono gestite nel rispetto della normativa di riferimento.

ROMAGNA ACQUE RITIENE FONDAMENTALE ADOTTARE UNA POLITICA DEGLI ACQUISTI EFFICACE PER SELEZIONARE FORNITORI IN GRADO DI GARANTIRE LAVORI, SERVIZI E FORNITURE DI ELEVATA QUALITÀ ALLE MIGLIORI CONDIZIONI DI MERCATO

In quest’ottica di efficienza, dove possibile si applicano politiche di accorpamento di più contratti e di aumento delle durate degli stessi, per diminuire il numero di gare svolte nel corso dell’anno e i conseguenti adempimenti e costi burocratici, sia per la Società, sia per i fornitori. L’allungamento delle durate contrattuali permette inoltre di migliorare il rapporto con il fornitore, che acquisisce nel corso dell’esecuzione del contratto una maggiore conoscenza di regole, prescrizioni e consuetudini applicate dalla Società; in questo modo si instaura tra le controparti un rapporto di equità finalizzato a conseguire benefici reciproci in una logica di equilibrio e di correttezza.  In quest’ottica, la Società effettua un costante controllo sul rispetto delle condizioni contrattuali in termini di qualità della prestazione, rispetto dei tempi di consegna dei beni e/o servizi forniti e verifica dei costi preventivati in sede di ordine e si impegna al rispetto assoluto delle tempistiche di pagamento previste. Il controllo delle attività di acquisto è anche essenziale per la prevenzione dei fenomeni corruttivi e si relaziona quindi strettamente con le azioni e i protocolli previsti all’interno del Piano Anticorruzione e del MOG 231. Per tale motivo, fin dal 2012, è stato effettuato uno specifico intervento organizzativo per la costituzione del Servizio Affidamenti, che si occupa dell’acquisizione di lavori, servizi e forniture di importo superiore a 40.000 euro. Questa attività si svolge in un contesto di grande difficoltà dovuto ai continui mutamenti normativi e alla scarsa qualità e contraddittorietà delle norme, che generano difficoltà di interpretazione e orientamenti giurisprudenziali altalenanti, rendendo spesso difficile e incerta l’applicazione delle leggi vigenti.

Questo contesto comporta una grande propensione alla conflittualità da parte degli operatori economici. Tale realtà viene riscontrata direttamente anche dal Servizio Affidamenti della Società, che rileva un utilizzo dello strumento dell’accesso agli atti da parte dei concorrenti su un numero elevatissimo di gare. Tutto ciò, inoltre, aumenta significativamente il carico di lavoro sul Servizio Affidamenti, in quanto le fasi di studio preventive all’indizione delle principali gare sono lunghe e complesse e le risposte all’accesso agli atti impegnano la struttura. La qualità del lavoro preparatorio svolto si traduce tuttavia in una maggiore efficacia delle procedure di gara e in una bassissima incidenza della conflittualità.

Nel corso del 2022 c’è stata un’unica vertenza per l’annullamento di un provvedimento di esclusione impugnato, con richiesta di sospensiva, sia davanti al TAR Emilia-Romagna sia davanti al Consiglio di Stato, che ha visto, allo stato attuale, la sentenza definitiva presso il TAR a favore della correttezza dell’azione della Società nell’ambito della procedura di gara. Nonostante questo contesto di difficoltà, nel 2022 il Servizio Affidamenti ha aggiudicato gare per l’acquisizione di forniture, lavori e servizi per un valore complessivo di circa 35,364 milioni di euro. Ogni affidamento effettuato è completamente trasparente verso l’esterno grazie alla sezione “Amministrazione Trasparente” del sito web della Società.

Valore % della fornitura di beni e servizi nel territorio (esclusa Hera S.p.A.)

IL SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DEI FORNITORI

Romagna Acque opera per gran parte delle proprie attività nei settori speciali. Una parte marginale della propria attività (in particolare quella relativa alla promozione turistica delle aree montane da cui vengono effettuati i prelievi della risorsa idrica) si esplica nei settori ordinari.

Gli affidamenti nell’ambito dei settori ordinari hanno un’incidenza media di circa il 2% sull’ammontare complessivo degli affidamenti svolti.

Gli artt. 128 e 134 del Codice dei Contratti (D. Lgs. 50/2016) affidano agli enti aggiudicatori operanti nei settori speciali (come ad esempio Romagna Acque) la facoltà di istituire autonomi sistemi di qualificazione delle imprese da cui rifornirsi. Questa previsione normativa consente a tutti gli operatori economici presenti sul mercato di chiedere l’inserimento all’interno del sistema di qualificazione aziendale e quindi conferisce loro la possibilità di essere selezionati per l’esecuzione di forniture.

Romagna Acque ha istituito un proprio sistema di qualificazione per gli affidamenti di importo maggiore di 40.000 euro con Delibera di C.d.A. n. 109 del 23/9/2015.

La presenza di questo sistema di qualificazione ha permesso a Romagna Acque di svolgere procedure senza limiti di importo (e quindi anche sopra alla “soglia di rilevanza comunitaria per gli appalti di forniture e di servizi” prevista dalla normativa vigente) e senza una preventiva pubblicazione di un bando di selezione.

Utilizzando il sistema di qualificazione dal momento della sua istituzione nel 28 settembre 2015 al 31 dicembre 2021 sono state aggiudicate complessivamente 60 gare per un importo a base d’appalto complessivo di circa 19 milioni di euro.

Esisteva tuttavia la necessità di dotare la Società di uno strumento a disposizione dei RUP anche per i contratti di importo inferiore a 40.000 euro, per l’individuazione dei nominativi degli operatori economici da invitare alle consultazioni informali al fine di permettere di:

  • introdurre criteri di selezione certi e chiari, nel rispetto dei principi di rotazione, parità di trattamento e trasparenza, nelle procedure di affidamento di appalti di lavori, servizi e forniture di importo inferiore a 40.000 euro;
  • dotarsi di un utile strumento di consultazione del mercato, articolato per categorie di specializzazione, funzionale alle attività di selezione degli operatori economici e professionisti da interpellare nelle procedure di affidamento di contratti per gli affidamenti di importo inferiore a 40.000 euro;
  • mantenere le utilità del sistema di qualificazione già istituito per gli affidamenti di importo maggiore di 40.000 euro.

Il Consiglio di Amministrazione in data 24/03/2021 ha pertanto deliberato di istituire tre nuovi elenchi di operatori economici, per l’acquisizione rispettivamente di lavori, servizi e forniture. Tali elenchi hanno perlopiù ampliato, sostituendoli, i sistemi di qualificazione preesistenti.

L’elenco degli operatori economici ad oggi conta 112 gruppi merceologici, suddivisi a loro volta in diverse classi di importo, e 327 soggetti iscritti.

Utilizzando l’elenco degli operatori economici dal momento della sua effettiva istituzione, l’8 agosto 2021, al 31 dicembre 2022 sono state aggiudicate complessivamente 18 gare per un importo a base d’appalto complessivo di circa 7.402.392 euro.

L’utilizzo dell’elenco degli operatori economici garantisce la massima trasparenza e apertura al mercato in quanto il bando viene reso pubblico a tutti i livelli, compresa la presenza permanente del bando nel sito della Società; nello stesso tempo, l’elenco accelera i tempi di svolgimento delle gare e quindi aumenta l’efficienza del processo di acquisizione anticipando la fase di qualificazione e verifica dei requisiti degli operatori economici che partecipano ai processi di affidamento. L’elenco è un sistema aperto a cui è sempre garantito l’accesso a tutti gli operatori in possesso dei requisiti.

I TEMPI DI PAGAMENTO ALLE IMPRESE

Ai sensi dell’art. 33 del D. Lgs. 33 del 2013, aggiornato con il D. Lgs. 97 del 2016, riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni, la Società ha reso disponibili sul proprio sito i seguenti indicatori relativi alle forniture:

  • indicatore trimestrale di tempestività dei pagamenti;
  • ammontare complessivo dei debiti;
  • numero delle imprese creditrici.

Di questi tre indicatori risulta oggi particolarmente importante quello relativo alla tempestività dei pagamenti, che anticipa le disposizioni previste dall’art. 22 del D. Lgs. 34 del 2019, c.d. Decreto Crescita, riguardante misure in materia di crescita economica e risoluzione di specifiche situazioni di crisi. Tale articolo stabilisce che, a decorrere dal 2019, nel Bilancio Sociale le società dovranno dare evidenza dei tempi medi di pagamento delle transazioni effettuate nell’anno, individuando gli eventuali ritardi medi tra i termini pattuiti e quelli effettivamente praticati, e dando conto delle eventuali azioni poste in essere.

Già dal secondo semestre del 2016, la Società pubblica con periodicità trimestrale i giorni intercorrenti tra la data dei documenti di acquisto e la data dei relativi pagamenti. L’indicatore è la media del seguente rapporto:

AL NUMERATORE LA SOMMA DEI GIORNI TRA LA DATA DEI DOCUMENTI DI ACQUISTO E LA DATA DEI RELATIVI PAGAMENTI, PER TUTTI I DOCUMENTI DEL TRIMESTRE

AL DENOMINATORE IL NUMERO DEI PAGAMENTI EFFETTUATI NEL TRIMESTRE STESSO

Rispetto alle condizioni pattuite nei contratti (solitamente 60 giorni fine mese dalla data di emissione della fattura), il risultato che emerge è il seguente.

I FINANZIATORI

I FINANZIATORI SVOLGONO UN RUOLO DEL TUTTO MARGINALE DATA LA STRUTTURA PATRIMONIALE E FINANZIARIA DELLA SOCIETÀ.

La Società è caratterizzata infatti da un saldo della posizione finanziaria positivo e livelli di indebitamento molto bassi, sia in valore assoluto che in relazione al totale delle fonti di finanziamento.

Per ulteriori approfondimenti in materia si rimanda alla sezione “Capitale finanziario”.

LA COLLETTIVITÀ

Per Romagna Acque è importante lavorare a stretto contatto con la collettività per mantenere un dialogo trasparente e costruttivo nella ricerca di soluzioni sempre più mirate alle esigenze comuni. La collettività ricomprende al suo interno, tra gli altri soggetti, anche le seguenti 3 categorie con cui la Società si impegna a mantenere rapporti di collaborazione e interscambio continui:

I MEDIA: LA RASSEGNA STAMPA E COSA DICONO DI NOI

GLI ARTICOLI SULLA SOCIETÀ PUBBLICATI NEL 2022, PRINCIPALMENTE SU STAMPA LOCALE, MOSTRANO UN GENERALE APPREZZAMENTO CIRCA L’ATTIVITÀ E LE INIZIATIVE INTRAPRESE.

La rassegna stampa, diffusa giornalmente tramite la rete intranet aziendale, rientra tra le forme di comunicazione e informazione predisposte dalla Società e a disposizione dei dipendenti.

Nell’arco del 2022, l’attenzione dei media locali, stimolata anche dai vari comunicati stampa inviati dall’azienda, si è focalizzata su diversi temi legati all’attività della Società: oltre ai dati di Bilancio e alla presentazione del Bilancio Integrato, ricordiamo fra gli altri gli articoli usciti sulla situazione idrica in Romagna e sui possibili interventi futuri, presentati durante vari incontri territoriali, sull’evento in ricordo di Andrea Gambi, sul convegno organizzato al teatro Galli di Rimini e sull’evento organizzato a Cesenatico, legato al rapporto fra le strutture di Romagna Acque e il cicloturismo.

Si è confermato anche nel 2022 il buon rapporto fra i media e la Società: in diverse occasioni infatti i giornalisti hanno potuto interloquire in maniera rapida ed esauriente con i vertici di Romagna Acque, ottenendo tutte le informazioni necessarie da fornire ai lettori con tempistiche adeguate.

La Società ha inoltre organizzato le consuete conferenze stampa anche da remoto, mantenendo attiva questa modalità, adottata per necessità negli anni precedenti a causa del Covid, visti i riscontri positivi ottenuti in base ai dati di gradimento e di presenza.

Forme di divulgazione del Bilancio Integrato 2021

Il Bilancio Integrato 2021 è stato stampato nel mese di luglio 2022 in 100 copie cartacee nella versione standard e 500 copie nella versione sintetica.

Il Bilancio rendiconta e descrive tutti i principali settori di attività dell’azienda, affrontandone l’impatto sulla collettività e sui vari Stakeholder presenti sul territorio. Da quattro anni svolge poi il ruolo di documento strategico relativo all’intera attività aziendale.

Redatto in maniera semplice e chiara, seguendo le indicazioni fornite dal GRI (Global Reporting Initiative), il documento si propone per essere consultato da qualsiasi lettore che voglia approfondire le tematiche ambientali, economiche, sociali dell’azienda.

La presentazione pubblica del documento, introdotta dal Presidente Tonino Bernabè, si è svolta a Civitella, presso i Poderi dal Nespoli, il 30 settembre 2022.

L’evento, durato circa due ore, si è sviluppato a partire dalla relazione introduttiva del Presidente, Tonino Bernabè, e dalla presentazione da parte del Direttore Generale Gian Nicola Scarcella.

LA PRESENTAZIONE È STATA SEGUITA DALLA TAVOLA ROTONDA DAL TITOLO “LA VALLE DEL BIDENTE COME MOTORE ECONOMICO TERRITORIALE”.

Introdotti dal popolare giornalista e storyteller Matteo Caccia, i protagonisti della tavola rotonda sono stati: Roberto Cavallucci, Sindaco di Meldola, Elisa Deo, Sindaca di Galeata, Claudio Milandri, Sindaco di Civitella, Daniele Valbonesi, Sindaco di Santa Sofia.

Nei mesi successivi, la versione cartacea del Bilancio Integrato, in particolare la versione short, appositamente realizzata per questo tipo di esigenze, è stata distribuita dagli amministratori dell’azienda agli Stakeholder incontrati nel corso di numerose iniziative in cui Presidente o Direttore Generale sono stati invitati in veste di relatori.

Il Bilancio Integrato 2021, realizzato dall’agenzia Menabò, è stampato in carta ecologica “Crush”, realizzata con sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali, certificata FSC e OGM free, con il 30% di riciclato post consumo e prodotta al 100% con energia verde, riducendo la carbon footprint del 20%.

Il Bilancio Integrato è stato infine pubblicato, in versione navigabile e in formato testuale, sul sito web della Società, nella sezione dedicata alla sostenibilità, raggiungibile sia dalla home page sia direttamente all’indirizzo http://bs.romagnacque. it, dove è possibile visionare in formato pdf anche l’archivio storico di tutti i Bilanci Integrati e di Sostenibilità pubblicati negli anni dalla Società.

LE SCUOLE E GLI EDUCATORI

Per un corretto utilizzo della risorsa e per il rispetto dell’ambiente in cui opera, la Società ritiene fondamentale avviare iniziative educative che coinvolgano studenti ed educatori delle scuole di ogni ordine e grado. Le principali iniziative di coinvolgimento di questa categoria di Stakeholder sono riassunte nel paragrafo “Le iniziative del 2022”.

LE FAMIGLIE E I CITTADINI

Famiglie e cittadini sono i fruitori finali del servizio e pertanto la Società rivolge a loro ogni sforzo per garantire acqua in quantità e qualità adeguate rispetto alle esigenze. Tante le iniziative e i progetti rivolti a questa categoria di Stakeholder, esposti nei paragrafi che seguono.