IL BILANCIO ENERGETICO
La transizione energetica nel Servizio Idrico Integrato (SII) rappresenta un aspetto strategico di sempre maggiore importanza, in particolare per i seguenti punti.
Costi energetici: l’energia rappresenta una componente significativa dei costi operativi del SII. L’aumento dei prezzi dell’energia negli ultimi anni ha reso ancora più urgente la necessità di ridurre i consumi e la propria dipendenza dalla rete.
Sostenibilità ambientale: il settore idrico è un grande consumatore di energia, con un impatto significativo in termini di emissioni di gas serra. L’adozione di misure di efficientamento energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili contribuiscono alla decarbonizzazione e alla lotta contro il cambiamento climatico.
Sicurezza e resilienza: il SII è un’infrastruttura critica e l’aumento della sua resilienza energetica è fondamentale per garantire la continuità del servizio in caso di eventi climatici estremi o interruzioni di rete.
Innovazione tecnologica: l’efficientamento energetico del SII richiede l’adozione di nuove tecnologie e soluzioni innovative. Questo può portare a un miglioramento complessivo della gestione del servizio e a una maggiore efficienza
Competitività: i gestori del SII che investono nell’efficienza energetica possono migliorare la propria competitività sul mercato, offrendo un servizio più efficiente e sostenibile ai propri clienti.
Responsabilità sociale: l’acqua è un bene prezioso e la sua gestione efficiente è un dovere verso le generazioni future.
L’adozione di misure di efficientamento energetico contribuisce a un uso responsabile della risorsa idrica.
L’importanza strategica del tema energetico per i gestori del SII si traduce quindi in una serie di vantaggi economici, ambientali, sociali e di sicurezza. Le misure adottate in questo campo dimostrano l’impegno dei gestori a rispondere alle sfide del presente e del futuro, garantendo un servizio idrico efficiente, sostenibile e resiliente. In quest’ottica, Romagna Acque guarda con sempre maggiore attenzione ai propri consumi di energia, in quanto costituiscono una spesa economica rilevante ed esercitano una forte pressione per l’ambiente. Migliorare la propria efficienza energetica e ridurre il coefficiente di dipendenza energetica rappresentano quindi esigenze prioritarie per la Società.
La pianificazione energetica richiede una conoscenza sempre più approfondita in merito all’utilizzo dell’energia che permetta di monitorare i propri consumi e implementare piani di miglioramento per ridurre i costi e gli impatti ambientali. A tal fine il bilancio energetico è uno strumento conoscitivo di grande importanza in quanto fornisce una visione complessiva di tutti i flussi di energia fino agli usi finali.
Quando si parla di bilancio energetico, l’energia elettrica rappresenta per Romagna Acque la voce più significativa come si può vedere nel seguente grafico (anno 2023) che indica la distribuzione dei consumi in TEP (Tonnellata Equivalente di Petrolio).
Risulta pertanto opportuno concentrare l’attenzione su questo aspetto per poter ottenere dei risultati di miglioramento dell’efficienza energetica che possano ridurre significativamente i consumi diminuendo i costi dell’azienda e gli impatti sull’ambiente.
Per l’anno 2023 la Società ha aderito alla convenzione CONSIP 19 (lotto 6 Emilia-Romagna) per la fornitura di energia elettrica a prezzo variabile che è stata aggiudicata dalla Società ENEL Energia S.p.A. e, come per gli anni precedenti, è stato confermato l’acquisto esclusivamente di energia verde, cioè che deriva da fonti rinnovabili certificate e pertanto non genera emissioni di CO2.
Il 2023 è stato un anno che ha visto rientrare in parte i prezzi delle forniture energetiche dopo il picco del 2022 causato dalla crisi legata alla guerra russo-ucraina.
La dinamica dei prezzi ha portato il costo medio annuo dell’energia elettrica a un importo pari a 0,219 euro/kWh, con una diminuzione pari a -39,2% rispetto al budget e -43,5% rispetto al 2022.
Questo costo energetico ha comportato, contestualmente a un minor consumo di energia rispetto a quanto previsto nel budget (-3,5%), un consuntivo per il 2023 dei costi energetici per un importo complessivo pari a circa 7,4 mln di euro, in parte calmierato dalle misure promosse dal governo (crediti d’imposta previsti dai vari D. Lgs. Aiuti) per un importo pari a circa 0,5 mln di euro.
I consumi risultano diminuiti rispetto al 2022 (-5,4%), nonostante un aumento della produzione idrica complessiva (+2,4%), grazie principalmente a un anno idrologicamente favorevole che ha portato ad avere una maggiore produzione idrica da Ridracoli (+12,2%, incremento pari a circa 6 mln di m3), attualmente la fonte più efficiente di Romagna Acque da un punto di vista energetico.
Tale risultato è stato possibile anche grazie alla realizzazione degli interventi di efficientamento previsti dal piano energetico aziendale, che hanno permesso una riduzione dei consumi di energia associati ai processi di captazione e adduzione.
Come si evince dal grafico, per Romagna Acque assume un ruolo strategico il concetto di dipendenza energetica ed è evidente come gli investimenti realizzati dalla Società abbiano permesso di incrementare notevolmente la produzione da fonte rinnovabile, con particolare attenzione all’autoconsumo, e di ridurre i consumi grazie a interventi di efficientamento.
Romagna Acque monitora anche gli indicatori di prestazione energetica (KPI) per valutare le fonti più efficienti (in termini di kWh/m3) e per verificare quali fonti hanno i costi energetici migliori (per unità di produzione e per unità di consumo elettrico).
Nei seguenti grafici vengono riportati i KPI relativi a ciascuna fonte e l’andamento complessivo negli anni.
Dall’analisi dell’andamento dei KPI, raccolti a partire dal 2015, si può evidenziare un miglioramento complessivo dell’efficienza energetica come espresso nella linea di tendenza del grafico, grazie principalmente a un’ottimizzazione nella gestione e a interventi di riqualificazione energetica degli impianti.
Relativamente alle singole fonti, anche per il 2023 Ridracoli risulta essere quella più efficiente da un punto di vista energetico; Forlì-Cesena e Rimini invece sono più energivore in quanto prelevano acqua di falda che necessita di un contributo energetico maggiore per essere captata, mentre il potabilizzatore della Standiana ha un KPI elevato a causa delle elevate pressioni di adduzione che sono necessarie per garantire la distribuzione, in particolare negli anni di minore disponibilità di acqua dalla diga di Ridracoli.
Per quanto riguarda i consumi di energia legata al fabbisogno per il riscaldamento si segnala una significativa riduzione nel 2023 sia per il gas naturale (-42,7%), sia per il GPL (-1,8%), risultati ottenuti grazie ad un percorso di elettrificazione finale dei consumi termici avviato con la dismissione della centrale termica di Monte Casale e completato con il revamping dell’impianto a servizio del centro operativo.
Anche relativamente ai combustibili per autotrasporto si segnala una riduzione nel 2023 (-7,4%) rispetto all’anno precedente per quanto riguarda il consumo di gasolio e benzina.
Risulta infine diminuito anche il consumo relativo al vapore (-16,9%), che viene utilizzato nell’impianto di potabilizzazione delle Bassette di Ravenna per il controlavaggio dei filtri a carboni attivi utilizzati per la potabilizzazione dell’acqua.